Vito Cecinato, barese, classe 1992, è un artista curioso con molta voglia di guardare al mondo oltre la sua città. Tutto ciò che ha intorno è per lui fonte di ispirazione. Nel suo piccolo mondo, una stanza che usa come studio, sta lavorando a un progetto -che vi proponiamo in un video-: “La scala della vita”.rnrn
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C’è stato un evento in particolare che le ha fatto pensare di voler intraprendere questa strada?rnrnTutto è iniziato per curiosità, mi reputo una persona molto curiosa, alla ricerca perenne di emozioni, fondamentali per la realizzazione di un’opera. Esse non sono altro che uno specchio che riflette le più profonde riflessioni, i tormenti dell’animo, che, ahimè, trovano sfogo nei colori, nelle forme, geometrie e nei viaggi mentali alla ricerca dell’equilibrio dell’opera. Pian piano mi sono reso conto di non poterne più fare a meno e che l’arte stava diventando una sorta di valvola di sfogo del mio corpo, della mia mente, il tutto impresso su una tela.rnrn
Dove hai esposto e dove vorrebbe esporre? E qual è stata la migliore esperienza a riguardo?rnrnL’energia è data dalla gente che osserva, si ferma dinanzi alla tua opera e cerca di capire ed è proprio questo che spinge l’artista a proseguire il proprio percorso. La prima esposizione mi ha regalato tutto ciò. La galleria si chiama “Forma 4”, un luogo prestigioso in cui ho avuto l’onore di esporre alcune delle mie opere. Ho poi partecipato al primo “Have a Glamorous Weekend”, lo scorso 13 novembre con uno scatto della magnifica Sophia Loren da me rielaborato.rnrn
Le collaborazioni più divertenti? Quelle più strane o a cui non avrebbe minimamente pensato? rnrnAdesso con il mio socio -per me come un fratello- Davide D’alba stiamo lanciando un nuovo progetto chiamato “A Tutto Pop”, esso darà la possibilità a tutti di interagire con noi. Stiamo scattando – infatti – una foto per ogni persona che voglia partecipare: sarà elaborata unendo due stili, la grafica digitale con la pop art, creando un mix sensuale tra cromie e contrasti.rnrn
Come vive il tuo essere italiano? rnrnSono fiero di essere italiano ma vivo pensando al mondo, perché secondo me solo l’esperienza di diverse realtà territoriali può rendere più completo il nostro percorso di vita. Alcune di queste esperienze sono già alle spalle e altre ancora ci aspettano in futuro. Senza queste che gusto ci sarebbe?!rnrn
Quanta intimità c’è tra lei e lo strumento che usa?rnrnNella mia arte non utilizzo un singolo strumento, anzi cerco di non legarmi alle abitudini, sono esse a portare staticità nelle opere, amo osservare, guardare ed elaborare tutto ciò che mi circonda. I miei strumenti sono ovunque.rnrn
Si trova in una stanza bianca, può portarsi tre oggetti per personalizzare la stanza, cosa si porti e cosa farebbe?rnrnIo dipingerei la stanza di nero perché i sogni più belli si fanno alla luce dell’oscurità.