Bari, emergenza sfratti: nel 2015 quasi mille famiglie hanno perso la casa

In Puglia una famiglia ogni 368 viene sfrattata, nella stragrande maggioranza dei casi per morosità: è accaduto a 3782 nuclei famigliari su 4303. Nella sola città di Bari lo scorso anno sono stati predisposti 994 provvedimenti di sfratto, di cui 919 per morosità. E’ un quadro a tinte fosche quello che fuoriesce dal rapporto del ministero degli Interni sugli sfratti.rnrnUna vera e propria emergenza sociale, in una regione dove nel 2015 sono state eseguite oltre 1500 ordinanze di sfratto. A lanciare l’allarme sono Antonella Morga, della segreteria confederale Cgil Puglia, e Nicola Zambetti, segretario per la Puglia del Sindacato nazionale unitario inquilini ed assegnatari.rnrn”L’assenza di un piano casa nazionale – dichiarano – sta aggravando il disagio abitativo ed è necessario che il Governo prenda atto e intervenga con azioni organiche e continuative e risorse consistenti che accrescano e riqualifichino il patrimonio pubblico in locazione. Gli interventi in tal senso possono essere da traino per investimenti privati per ricomporre e rigenerare le città senza consumare il suolo realizzando alloggi da offrire in locazione a canone sostenibile. Quello che oggi le famiglie ci chiedono”.rnrnIn questa direzione si sta muovendo il Comune di Bari, permettendo ai cittadini di affittare abitazioni attraverso le tariffe agevolate del canone concordato. Data di partenza del progetto sarà il primo giugno, quando verranno applicate le tariffe nate dall’accordo siglato  tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini e depositato il 27 maggio scorso al segretario generale del Comune di Bari.rnrnSi potrà così affittare un’abitazione di 60 metri quadri a Bari vecchia a 214 euro anziché a 300 euro, mentre un alloggio delle stesse dimensioni nel quartiere Libertà avrà un canone mensile di 270 euro anziché 396.rnrn“Stiamo portando avanti il nostro disegno per fronteggiare l’emergenza abitativa – commenta il vicesindaco Vincenzo Brandi – e sostenere in modo concreto le parti più deboli della popolazione. In questi giorni abbiamo programmato una serie di attività in modo da informare i cittadini dei nuovi canoni. Chi fosse interessato potrà recarsi quindi presso le sedi istituzionali indicate, presso l’assessorato Patrimonio o presso i sindacati, le associazioni degli inquilini e dei proprietari per ricevere tutte le indicazioni utili e operative”.rnrnNegli scorsi giorni è stato anche firmato nella sede della Regione Puglia un protocollo d’intesa tra Regione, Anci, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sunia, Sicet ed Asso-Casa per affrontare l’emergenza abitativa in Puglia.rnrnIl protocollo istituisce una cabina di regia che ha il compito di indirizzare risorse e indicare le modalità per far incontrare domanda e offerta per gli affitti. Come risultato dell’accordo l’Anci Puglia formerà il personale dei Comuni sulle leggi nazionali e regionali in materia di edilizia pubblica e sociale. Inoltre si impegna a istituire in ambiti territoriali le agenzie sociali per la locazione.