Come crescere il proprio cane? Che alimentazione scegliere? Indicazioni e orientamenti per la cura del proprio cane sono stati sintetizzati in cinque consigli da Danilo Larini, medico veterinario, specializzato anche in omeopatia, con studio a Torre a Mare. Carini Alleva lupi cecoslovacchi e possiede il campione italiano di questa razza, Amor.
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L’alimentazione
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“Esistono mangimi studiati per i cani, in base al peso e alla razza. Contengono conservanti e coloranti e possono far male, come agli uomini. Per questo bisogna sempre scegliere mangimi selezionati. Come veterinario, però, consiglio di seguire per il cane l’alimentazione naturale: carne cruda, pesce, pochi carboidrati, uova, tutto ciò che in natura mangerebbe un “carnivoro opportunista”, come il cane. I carboidrati? Non sotto forma di farinacei, perché contengono glutine non digeribile per i cani. Potrebbero portare al diabete. Le quantità dipendono dalla razza, dallo stile di vita e dallo stato di salute”.
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Le vaccinazioni
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“Vanno seguiti i protocolli. Con vaccini di buona marca, effettuati dal veterinario. Indispensabili sono quelli per cimurro, epatite, gastroenterite e per la tosse dei canili. Poi ci sono le sverminazioni, utili per far avere un buon sviluppo al cucciolo. Nell’esemplare adulto è necessario far fare almeno un paio di sverminazioni all’anno: i parassiti, non bisogna dimenticarlo, possono essere trasmessi dal cane all’uomo”.
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La prevenzione
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“Vanno adottati tutti i prodotti che mirano a tenere lontani i parassiti esterni, come le zecche, portatrici di malattie mortali. E i pappataci che possono trasmettere la lesmaniosi. Vanno fatte anche analisi, almeno una volta l’anno: uno screening generale, emocromico e bioclinico, nonché un ecocardio, per il controllo del cuore dell’animale”.
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Il movimento
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“Dipende molto dalle razze. Un pechinese non farà lo stesso movimento del levriero. L’importante è che il cane possa muoversi a sufficienza per quello che richiede l’organismo. Consiglio di uscire con l’animale almeno tre volte al giorno, l’ultima la sera per dare al cane la possibilità di scaricare tensioni”.
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L’educazione-addestramento
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“Deve essere curato da persone esperte e qualificate, più i “compiti a casa” per comprendere al meglio le esigenze del proprio cane. L’addestramento comporta un equilibrio mentale nel cane, non come imposizione ma come gioco. Senza conflitto con il proprietario. Avere un posto dà tranquillità”.