Nel passato la maggior parte delle unioni coniugali non erano frutto di una scelta voluta e consapevole dei diretti interessati, ma era il risultato di una serie di accordi tra famiglie. Poco spazio dunque ad amore, attrazione e compatibilità! Per fortuna i tempi sono cambiati. Oggi la situazione è completamente diversa! Oggi si cerca l’anima gemella, la persona compatibile. Sono nati infatti diversi siti di incontri che riscuotono un successo non indifferente. La particolarità di alcuni di questi siti è che è possibile inserire delle caratteristiche della propria persona e alcune caratteristiche che sarebbero gradite nell’altra, a partire da quelle fisiche fino ad arrivare a quelle comportamentali. In pratica si può designare il profilo della persona ideale.rnrnSembrerebbe però che tra tutte queste caratteristiche bisognerebbe inserirne una molto importante: il tipo di disturbo mentale.rnrnUn recente studio svedese ha infatti dimostrato che la somiglianza genetica può essere un fattore determinante per l’attrazione, soprattutto quando riguarda il tipo di disturbo psichiatrico. Lo studio ha coinvolto 707,263 persone svedesi, tutti con almeno una malattia psichiatrica accertata: ADHD, schizofrenia, disturbo bipolare, ansia, depressione, disturbo ossessivo compulsivo, disturbi dello spettro autistico e altri, esaminando anche gli individui con disturbi fisici come diabete, morbo di Crohn, artrite reumatoide e così via. In particolare di questi soggetti è stata esaminata l’attrazione e il coinvolgimento emotivo, concentrandosi in particolare sulle coppie che avevano già dei figli, in quanto per i ricercatori un fattore predittivo di un rapporto concreto e di successo non è tanto la felicità, ma la fertilità: in questo caso la nascita di un bambino è stata vista come un fattore che dimostrasse che le coppie si fossero davvero “accoppiate”.rnrnIl risultato? Le persone con un disturbo psichiatrico hanno una forte probabilità di unirsi ad altre persone con disturbo psichiatrico, soprattutto quando hanno lo stesso tipo di disturbo!rnrnDiversi studi hanno dimostrato che effettivamente spesso veniamo attratti da ciò che ci è più familiare e che l’esposizione ripetuta a certe persone aumenterebbe la nostra attrazione verso di loro. Questo è un processo subconscio, di cui non abbiamo consapevolezza. Siamo attratti da persone che hanno familiarità con noi perché in un certo senso ci danno sicurezza. Per familiarità si intende non solo somiglianza fisica o culturale, ma altresì un comportamento, anche se è nocivo. Per esempio, se una donna è cresciuta con un padre alcolista tenderà ad essere attratta da uomini che sono alcolisti, non perché li trova attraenti, ma perché inconsapevolmente trova in loro un comportamento noto, familiare, quotidiano.rnrnAllo stesso modo troveremo familiarità in persone con il nostro stesso disturbo, che ci porteranno ad essere attratti da loro.rnrnBasterà quindi in futuro un esame genetico per trovare la persona con la quale condividere la vita?
Chi si somiglia…si piglia!
Pubblicato da: dott.ssa Federica Dileone | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:16
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