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Ex Set, terminato lo sgombero. Sono 55 i migranti trasferiti a Palese

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:14

BARI – Sono durate tutta la mattinata le operazioni di trasferimento dei migranti dall’ex Set di via Brigata Regina a Villa Ata di Palese.  È passato un anno e mezzo da quel 13 novembre del 2014 quando più di cento migranti che avevano occupato l’ex convento di Santa Chiara furono trasferiti nella tendopoli dell’ex Set. Questa mattina, come disposto con un’ordinanza dal sindaco Antonio Decaro, lo sgombero e lo spostamento per sei mesi a Palese.rnrnLa giornatarnrnLe operazioni sono cominciate di prima mattina e sono durate  più del previsto perché all’interno della tendopoli sono stati trovati più migranti rispetto a quelli realmente registrati. Per questo vigili, polizia, carabinieri e Comune hanno controllato  le generalità dei presenti. A Villa Ata sono quindi stati spostati  55 migranti che avevano la residenza o il domicilio nell’ex Set. Per altri 31, che sono stati identificati questa mattina, il Comune ha attivato diversi canali per capire come provvedere all’accoglienza. Alcuni comunque si sono già allontanati dal campo autonomamente.rnrnSul posto l’assessore al Welfare Francesca Bottalico, il capo di gabinetto del Comune, Vito Leccese, il direttore generale Davide Pellegrino e il comandante dei vigili Nicola Marzulli.rnrnAll’interno dell’ex Set si stanno smantellando le tende, rimuovendo i container dei bagni e nel giro di qualche ora la struttura sarà murata per evitare eventuali occupazioni, ma soprattutto perché sono cominciati gli interventi di sanificazione e l’area è inagibile.rnrnA Villa Ata non sono mancati i malumori di alcuni residenti, preoccupati per il nuovo centro di accoglienza.rnrn”La situazione è sotto controllo – spiega Bottalico – abbiamo completato questa mattina le operazioni di trasferimento. A Villa Ada partirà un progetto nuovo, di cogestione della struttura tra l’associazione di volontariato che si è aggiudicata il bando e gli stessi migranti. Collaboreranno tutti insieme, dalla cucina alle pulizie”. Per quanto riguarda invece gli spostamenti di quei migranti che vorranno raggiungere il centro, il Comune sta valutando diverse ipotesi, per migliorare la mobilità.rnrnAl fine di evitare l’accesso a Villa Ata  da parte di persone non autorizzate, saranno assicurati un presidio della polizia municipale e un servizio di portierato sociale organizzato dall’associazione Help, con la collaborazione di alcuni referenti migranti individuati dalla stessa comunità.rnrnLe motivazioni del trasferimento dall’ex SetrnrnL’Amiu, nel corso di un sopralluogo, ha evidenziato le precarie condizioni igieniche e la necessità di una sanificazione complessiva degli ambienti. I tecnici del settore Polizia giudiziaria hanno invece rimarcato situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e di decoro urbano, “determinate – si legge nell’ordinanza – dalla presenza dell’elevato numero di migranti presso l’immobile ex Set, anche in numero superiore a quello dei residenti dotati di regolare permesso di soggiorno, poiché l’immobile è utilizzabile quale base di appoggio negli spostamenti migratori o all’uscita dai percorsi di accoglienza; peraltro, le condizioni strutturali dell’immobile potrebbero rendere infruttuosi gli interventi manutentivi e/o di sanificazione”.rnrn[foogallery id=”15399″]rnrnIl trasferimento è stato effettuato su cinque bus dell’Amtab, così come accaduto il 13 novembre di due anni fa quando I migranti furono spostati dall’ex convento di Santa Chiara all’ex Set.rnrnLa storiarnrnLa promessa che fu fatta ai migranti e all’intero quartiere Libertà era che in quella tendopoli sarebbero dovuti rimanere solo per 45 giorni. Da allora è passato un anno e mezzo. Il Comune ha poi individuato una nuova zona, in via Portoghese, dove allestire un campo di accoglienza con dei container. Ma proprio in questa area, o meglio nel suolo adiacente, il centrodestra ha denunciato l’esistenza di una discarica a cielo aperto con la presenza di rifiuti in amianto. Il Comune ha quindi emesso un’ordinanza per obbligare i privati a ripulire. Nel frattempo bisognava trovare un’alternativa: il centro di accoglienza a Palese.rnrn rnrnI residenti del Libertàrnrn”Oggi gli immigrati dell’ex Set sono stati trasferiti a Palese, temporaneamente per sei mesi, in attesa di altra destinazione – scrive Simone Cellamare, residente che fu portavoce delle proteste quando il Comune decise di sistemare i migranti in via Brigata Regina –  non starò qui a gonfiare il petto rimarcando che la loro permanenza doveva essere di 45 giorni e invece si è prolungata per un anno e mezzo. Però la gente deve sapere una cosa (anzi, più di una): il sindaco Decaro ha firmato un’ordinanza di sgombero, con quali motivazioni? Le stesse che produssi io un anno e mezzo fa: carenti condizioni igieniche (quelle stesse condizioni che denunciavo chiedendo invano un rapporto o una relazione della Asl); situazioni di pericolo per ordine pubblico e sicurezza (chiesi di vedere i certificati di agibilità della struttura e sopratutto proposi di stilare un elenco con le generalità degli occupanti); numero di migranti superiore a quello previsto.   Magari – conclude – la prossima volta prima di additarci come razzisti, fascisti o retrogradi ascoltateci, potremmo avere di nuovo ragione”.

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