BARI – Una piazza, una palla, i bambini che la inseguono, i passanti “dribblati” alla meno peggio, le auto puntualmente colpite e le imprecazioni che volano. Un’immagine questa che si ripete in diversi punti della città. Da Bari vecchia a Carrassi. E non perché sia divertente rischiare di essere investiti da un’auto. Ma perché i bambini a Bari – come ovunque – si attrezzano. E giocano dove possono. Pochi, pochissimi gli spazi verdi in una città che conta 320mila abitanti. Tanto da aver meritato il 91esimo posto nel rapporto Ecosistema 2015 nella sezione che riguarda il verde urbano fruibile.rnrnI giardini sono pochi e malmessi. In alcuni quartieri praticamente inesistenti. Pensate che Firenze – appena 50mila abitanti in più di Bari – conta 27 tra parchi e giardini. Nella nostra città solo due pinete, Largo 2 giugno, parco Perotti, parco don Tonino Bello, parco degli Aquiloni, Mimmo Bucci, Campione. Oltre a piccole aree verdi o piazze attrezzate sparse qua e là come quelle del quartiere Poggiofranco dove i giochi per i piccoli sono praticamente per strada.A Bari Vecchia le giostrine sono in un parcheggio.rnrnBocciata anche l’ipotesi di trasformare il fossato del Castello Svevo in un parco giochi. Il progetto era pronto ma è stato respinto dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio. Anche se il sindaco ha promesso che si impegnerà per fargli cambiare idea.rnrnAnche l’arredo “verde” della città non è messo meglio. Tronchi tranciati, aiuole ormai appassite e di spazi dove non cresce più l’erba. Per non parlare degli alberi secolari soppressi per realizzare piazza Cesare Battisti e per il restyling di piazza Redentore.rnrnUna nota positiva però c’è e rappresenta un’ inversione di tendenza rispetto al passato. Gli organizzatori di ogni grande evento in città, dal Capodanno al Natale a San Nicola, devono risarcire in nuovi alberi l’anidride carbonica prodotta. I piccoli arbusti stanno formando il parchetto delle Culture, voluto fortemente dall’assessore Silvio Maselli, nella pineta di San Francesco.
Bari e il verde negato
Pubblicato da: Rosanna Volpe | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:13
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