Da oggi su Borderline24 la storica rubrica “Ma sì, diciamola tutta…” di Vito RaimondornrnGuidi, Ministro disastro. Peggio come donnarnrn
rnL’ex ministro Federica Guidi, in pochi giorni, puntualmente in chiave mediatica, ha mandato alle ortiche il suo curriculum di manager, di politica, e – ahimè- di donna. Ha, perciò, deluso non tanto i pochi (Berlusconi e Renzi) che le hanno spianato la strada di un ministero di grande rilievo, ma i tanti che hanno creduto, tramite lei, che la donna moderna abbia raggiunto quei traguardi che erano stati, storicamente, loro negati.
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Dichiarare che il suo amante-fidanzato-quasi marito (tale Gemelli) la trattava come una segretaria o, addirittura, come una sguattera del Guatemala (chissà, poi, perché del Guatemala…) non può essere considerata la resipiscenza di una donna (follemente) innamorata di una persona con tanta vuotaggine esistenziale. Che cavolo!
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Il patto del Nazareno, ancora valido per la Capitale?
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rnMolti (a ragione) sono convinti che del famigerato patto del Nazareno qualche pagina debba essere ancora scritta. Per le elezioni amministrative romane, per intanto.
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Il sospetto viene dalla (infelice) frase pronunciata dalla leader di FdI, Giorgia Meloni, giorni fa: “In caso di ballottaggio tra Giachetti (Pd) e Raggi (M5S) voterei per il primo”.
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Possibile? Secondo me, l’evento è verosimile, poiché i due schieramenti tradizionali non pensano nemmeno lontanamanete di essere cancellati dallo scenario della politica romana, prima, e nazionale, poi a favore dei neofiti grillini.
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Berlusconi che continua a spingere Bertolaso, farà perdere la invisa Meloni al primo turno, poi, darà “libertà di voto” ovvero sottintenderà: “Votate Giachetti”, uomo di Renzi, sodale del patto del Nazareno. Chiaro? La partita doppia sarebbe bilanciata da una spinta a Parise (a Milano) il quale, intanto, ha arruolato Passera, lasciando con tanto di naso il grigio Sala che non c’entra nulla con il Pd che lo sostiene senza convinzione.
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Insomma Roma- Milano 1-1. Il patto!
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La “comunione” ai divorziati: la misericordia del Papa
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rn“Nessuno può essere condannato per sempre” ha tuonato ( a sorpresa?) il Papa. Si riferiva ai divorziati risposati ai quali va concesso il riconoscimento della misericordia che è il tema de Giubileo di quest’anno.
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Quindi, intanto, via al sacramento della comunione a quelle tipologie di perone, immancabilmente cattoliche. Una ventata di freschezza in quel vecchio edificio che è la Chiesa. Ci voleva.