“Anche a Bari, nel capoluogo regionale, la Tari aumenterà a causa dell’incremento dei costi del conferimento in discarica dei rifiuti, pare addirittura raddoppiati. Ebbene, non ci sembra per nulla giusto che le carenze della Regione Puglia, mai in grado da decenni di chiudere il ciclo dei rifiuti, rimasta inerme dinanzi alla chiusura di discariche pubbliche che hanno costretto tanti Comuni ad affidarsi a carissime discariche private, debbano ricadere sui cittadini. Forse sarebbe il caso che la stessa Regione compensasse in qualche modo il danno economico arrecato ai baresi e a tanti pugliesi. Auspico una rivisitazione della tassazione locale, magari pensando alla soppressione dell’addizionale Irpef. La tassazione locale e regionale in particolare è già alta di per sé sarebbe opportuno intervenire eliminando tanti balzelli che, accumulandosi, depotenziano sensibilmente la capacità di spesa dei cittadini. E poi, ribadiamo, non è corretto che le inadempienze della Regione Puglia, che continua ad annaspare alla ricerca di soluzioni concrete e credibili per risolvere un’emergenza rifiuti annunciata, vengano poi presentate in un salatissimo conto ai pugliesi, sotto forma di un aumento della Tari. Non va dimenticato, inoltre il danno ambientale arrecato ad alcuni territori regionali. Si prenda Taranto, che a causa della serrata di tante discariche e impianti pubblici si è ritrovata ad accogliere rifiuti provenienti da tutta la regione, peraltro senza alcun beneficio, considerando che suddette discariche sono private e destinate a rifiuti speciali. Insomma, una beffa oltre all’enorme danno, che non è più possibile tollerare”.
rnAldo Pugliese, segretario generale Uil Pugliarnrn