BARI – Per tre giorni il servizio del Mepa, il mercato delle pubbliche amministrazione, sul quale server è stato pubblicato il bando del corteo storico, è andato in tilt. La denuncia è di Nicola Valenzano, regista di alcune passate edizioni dell’evento clou per i baresi. “Avevo prodotto tutta la documentazione – spiega Valenzano – ho cercato di inoltrarla nel fine settimana ma mi diceva che erano in corso dei lavori di manutenzione. Il lunedì poi la procedura non è andata a compimento. Sicuramente non per colpa mia”. Il regista si è messo in contatto sia con il Mepa sia con l’assessore alle Culture Silvio Maselli. “Nessuno mi ha saputo dare delle risposte in merito a questa problematica. Io chiedo solo che mi venga data la possibilità di partecipare, perché io ho prodotto tutta la documentazione e non è stata colpa mia quanto accaduto. Lo faccio per una questione di principio”.
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A sostenere la sua protesta l’opposizione in consiglio comunale. “Quanto accaduto ha dell’inverosimile – denuncia Irma Melini, consigliera comunale che aveva già sollevato il caso giovedì sera – senza contare che quel bando è stato fatto proprio male. C’è una clausola che consente di partecipare a chiunque abbia organizzato un evento all’aperto negli ultimi tre anni ad un minimo di 30mila euro. Sembra una clausola fatta ad hoc. Inoltre non viene per nulla tutelato il territorio e le associazioni culturali, dando poi quasi tutto il lavoro già nelle mani del Teatro pubblico. Senza considerare che tutto il progetto presentato è stato copiato dalle edizioni curate da Valenzano. Chiediamo il ritiro”.
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Pronta la replica di Maselli. “Il ricorso al Mepa non è una scelta discrezionale dell’assessorato, ma una precisa indicazione di legge e alle disposizioni previste dal Regolamento comunale per l’acquisizione in economia di beni, servizi e lavori, approvato con deliberazione del Consiglio comunale il 10 dicembre del 2015. Essendo il Mepa gestito direttamente da Consip, società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’amministrazione comunale non è in nessun modo responsabile del funzionamento della piattaforma, né autorizzata alla sospensione di alcuna procedura pubblicata”. Maselli ricorda che “ad oggi agli uffici dell’assessorato è pervenuta, in via ufficiosa, solo la segnalazione di un operatore che avrebbe riscontrato un disservizio, e che è pertanto legittimato a procedere con tutte le obiezioni che riterrà opportune nei confronti di chi gestisce il Mepa e ne detiene la responsabilità”.
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“In relazione – conclude l’assessore – infine, alle osservazioni secondo cui alcuni dettagli progettuali inseriti nel regolamento di quest’anno sarebbero stati ripresi dai progetti vincitori delle passate edizioni, l’assessore precisa che all’atto della aggiudicazione di una gara, l’amministrazione comunale diventa a tutti gli effetti proprietaria dell’opera d’ingegno e acquisisce il diritto ad utilizzarla”.