“Back to the Earth with a Bump”, “Dirt is the New Black”, “Put your Hands in the Earth” così esordisce prorompente la collezione della giovane salentina Silvia Dongiovanni.
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Ho avuto il piacere di conoscere Silvia in occasione del White di Milano, anche lei ospite della sezione dedicata ai nuovi brand emergenti It’s Time to South, e mi ha subito colpito per la sua lunga chioma selvaggia e i suoi grandi occhi; grandi come la sua voglia di rivalsa e speranza per la sua terra.
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Silvia mi racconta che questo progetto nasce dal voler dimostrare che i risultati si ottengono solo con il duro lavoro e non piangendosi addosso con la speranza che qualcosa ci piova dal cielo, le opportunità dobbiamo anche saperle creare!
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È da questa voglia di riscatto e nuova visione del lavoro, del ritorno alla terra e del mondo in cui viviamo che prendono forma su felpe e t-shirt attrezzi agricoli come ironica e creativa metafora di un ritorno alla semplicità delle origini.
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Lo stile urbano e gipsy si fondono in forme morbide e minimal così come i tratti grafici dei pattern realizzati da Antonio Cavallo, decisi ed essenziali proprio a voler disegnare la concretezza e la semplicità del brand.
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Mi viene in mente una canzone degli U2 che dice: “scream without raising your voice”, ovvero, “urlare senza alzare la voce”, questo è il messaggio che Groundground vuole lanciare con la forza delle parole di slogan ironici e arrabbiati, sinceri e provocatori e con i suoi capi manifesto.
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“Lavorare. Lavorare la terra, la tastiera di un pc, il foglio di un quaderno, la musica che abbiamo in testa” – Silvia Dongiovanni.