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BARI – Il gip Alessandra Piliego scrive nell’ordinanza di custodia cautelare: “Emerge in maniera chiarissima come Savino Parisi, in quanto detenuto, si serva del figlio Tommaso non solo per avere notizie in ordine all’attività illecita svolta e agli equilibri all’interno del clan, ma anche per veicolare messaggi e direttive all’esterno del clan”. Ora, in un video della polizia, emerge anche che Tommy “il cantante” non si sarebbe limitato a veicolare gli ordini del padre boss, ma avrebbe partecipato anche ad azioni intimidatorie e violente nei confronti di chi “sgarrava”.
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Il suo ruolo, quindi, non e’ marginale. Ad esempio, dopo alcune frizioni interne al clan, ricorda a Eugenio Palermiti, uno dei luogotenenti di suo padre, il patto di mutuo soccorso: “E tu mi devi affiancare! E io devo affiancare a te!”. Tommy Parisi è ancora latitante, alla pari di suo zio Giuseppe Parisi alias Mames, il vice di Savinuccio. Tommy Parisi sino a ieri sembrava essersi disinteressato degli affari criminali del padre, dedicandosi alla passione per la musica neo melodica. Nove cd pubblicati, l’ultimo (Vita) uscito a settembre, il primo brano inciso a 13 anni, apparizioni in televisione anche sui canali nazionali e numerose partecipazioni al Festival di Napoli.