BARI – La decisione del senato accademico e del cda del Politecnico di chiudere il corso di laurea in Edile – Architettura, come raccontato giovedì da Borderline24, ha scatenato non poche polemiche tra gli studenti. Che sono pronti a dare battaglia e hanno già promosso un’assemblea lunedì prossimo.
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L’unica studentessa presente in senato: ecco il suo racconto
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Maria Luisa Scapati, rappresentante in senato per Studenti democratici era l’unica ad essere presente in senato accademico e ad avere votato contro la chiusura.
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“L’8 marzo – racconta – tra i punti all’ordine del giorno c’era la discussione dell’offerta formativa 2016/2017, nella quale si è trattata la questione del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura. Nei giorni precedenti si era riunita una commissione apposita per parlare delle sorti di questo corso, che aveva formulato due proposte: la chiusura del corso o la totale riorganizzazione. Tali proposte avanzate sono state nuovamente “discusse” in senato e, in seguito, in consiglio d’amministrazione, tutto ciò senza tener conto del parere di un intero dipartimento direttamente interessato da queste problematiche”.
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Scapati racconta come è si è svolta la discussione. “Sono stati analizzati i risultati della commissione, ne è emerso che il corso era sofferente sia per numero di immatricolati sia per l’esiguo numero di crediti formativi caratterizzanti. Così il dibattito si è prolungato tra gli interventi che sottolineavano la chiara volontà di chiudere il corso. Personalmente, ho espresso il mio parere contrario con le seguenti motivazioni: il corso, nei precedenti anni, ha vissuto nel caos, per colpa della gestione del precedente direttore di dipartimento e dell’assenza di un coordinatore, che si era dimesso; pur essendo consapevoli del calo di iscrizioni, non si è mai fatto un orientamento adeguato; il calo di immatricolazioni può anche essere giustificato dalla crisi che il settore dell’edilizia sta vivendo in questo periodo, infatti si hanno riduzioni di iscritti anche in corsi come Civile-Ambientale ed Edile”.
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La studentessa ha quindi proposto di rimandare la decisione al prossimo anno. Tutti i docenti hanno votato a favore della chiusura, ad eccezione di uno che si è astenuto. “Il mio è stato l’unico voto contrario, essendo l’unica rappresentante della componente studentesca presente in senato quel giorno”.
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La mobilitazione
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“Siamo fortemente consapevoli delle tante problematiche che affliggono il corso, ma questa decisione rappresenta l’ennesimo schiaffo – commenta ancora – non solo a tutti quegli studenti che da tanti anni e con fatica si stanno costruendo una carriera professionale, ma anche al nostro Politecnico, in quanto rappresenta uno dei poli tecnologici in Italia con un corso di laurea unico in tutto il Meridione. E’ inammissibile che un corso di laurea riconosciuto a livello europeo venga chiuso così su due piedi. Lunedì prossimo siamo tra i promotori dell’assemblea nella quale informeremo tutti gli studenti su ciò che è accaduto e dei provvedimenti che prenderemo. Daremo battaglia, non ci fermeremo qui”. rn
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Le motivazioni della chiusura
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Questi i numeri delle immatricolazioni dei due corsi di laurea dal 2011 al 2016: quello di Edile Architettura ha continuato a perdere iscritti a differenza di quello di Architettura. In cinque anni la presenza di studenti si è dimezzata.
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2011 2012 |
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2012/2013 |
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2013/2014 |
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2014/15 |
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2015/16 |
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Ingegneria Edile – Architettura |
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Architettura |
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Il rettore Eugenio Di Sciascio ha evidenziato quanto il corso Edile Architettura continuava a perdere studenti, come si evince dalla tabella, e i docenti erano diventati insufficienti (15 professori di cui cinque andranno in pensione a novembre). Da qui la decisione di chiuderlo. Ma gli studenti avevano chiesto un altro anno per cercare di rilanciarlo.