Ritira la sua candidatura a consigliere comunale di Triggiano (Bari) Sandro Cataldo, fondatore del movimento politico ‘Sud al centro’, ora sciolto, per il quale la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio (insieme ad altri 17) per corruzione elettorale. Cataldo, venerdì scorso, aveva annunciato la propria candidatura a sostegno del candidato sindaco di centrodestra, Onofrio D’Alesio. Oggi, però, le segreteria regionali e provinciali di Fdi e Fi hanno sottolineato che D’Alesio non è il loro candidato sindaco a Triggiano. E anche la presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo (FdI), oggi a Bari, ha detto (riferendosi a Cataldo) che “certe persone non possano essere candidate per nessun motivo”. Cataldo ha quindi annunciato un passo indietro.
“I partiti di centrodestra di Triggiano (FdI, FI, Democrazia Cristiana e Noi Moderati, con la piena condivisione dal candidato sindaco D’Alesio) mi hanno chiesto di candidarmi” e “convinto dell’assoluta regolarità del mio agire e della totale estraneità dei fatti a me contestati, ho accettato con serenità, ben sapendo delle prevedibili strumentalizzazioni e delle speculazioni che non si sono fatte attendere”, scrive Cataldo in una nota. In cui aggiunge che “fare un passo indietro rispetto alla candidatura alle elezioni comunali (…) non rappresenta una sconfitta personale, ma una disfatta per la democrazia, considerato che la presunzione di non colpevolezza viene dolosamente ignorata. Non solo. Riproduce anche una prova d’insicurezza e di timore da parte di un ‘sistema’ che confida e si attiene ad una mera ipotesi investigativa (quella dei pubblici ministeri che hanno chiesto il giudizio) piuttosto che rimettersi al giudizio degli elettori”.