Una vittoria al fotofinish, un’altra dimostrazione di carattere che ha regalato al Bari tre punti fondamentali. Il 2-1 contro il Palermo arriva negli ultimi minuti di una partita che ha visto la squadra di Longo non entusiasmare, ma anche mostrare un altro segnale di maturità e di cambiamento: il Bari delle ultime gare non molla mai. Come già accaduto contro il Catanzaro, anche contro i rosanero, la squadra biancorossa ha saputo reagire nei momenti decisivi, trovando la rete del sorpasso ai margini della zona recupero con Simic. Una vittoria che fa salire il Bari a 44 punti, sancendo la salvezza e permettendo di guardare con serenità alle ultime giornate, con l’obiettivo di migliorare la posizione in classifica e tentare di agguantare un posto nei playoff.
Il Bari, da settimane, ha iniziato a trovare una nuova identità, soprattutto nel finale delle partite. Se sino a un mese fa la squadra si era fatta spesso sorprendere nei momenti cruciali subendo rimonte clamorose e spesso inspiegabili, ora i biancorossi sembrano aver trovato la giusta mentalità per affrontare i minuti finali con determinazione e carattere. Le prove contro Catanzaro e Palermo sono la dimostrazione che i ragazzi di Longo hanno imparato a lottare fino all’ultimo secondo. Non si tratta solo di episodi favorevoli, ma di una vera e propria crescita mentale che, evidentemente, il tecnico dei galletti è riuscito a trasmettere ai suoi giocatori. Questo Bari ha finalmente acquisito la consapevolezza di poter raddrizzare una partita anche nei momenti più difficili, e questo fa ben sperare per il futuro in ottica playoff.
In particolare, la partita contro il Palermo ha messo in evidenza il contributo fondamentale di Giulio Maggiore. Arrivato a gennaio, il centrocampista ha dimostrato in più occasioni di essere uno degli acquisti più azzeccati di questa sessione di mercato. Contro il Palermo ha segnato un gol da rapace dell’area di rigore, ma la sua prestazione è andata ben oltre la rete. Maggiore è stato sempre presente nella costruzione del gioco e nelle azioni offensive dei galletti, dando peso e centimetri anche in un attacco che, per buona parte del match, non ha potuto contare su un vero centravanti.
Accanto a lui, ci sono altri giocatori che stanno dimostrando una crescita costante. Favasuli, ad esempio, ha finalmente trovato continuità nelle sue prestazioni. Dopo un inizio di stagione altalenante, l’esterno biancorosso ha trovato la giusta condizione fisica e mentale, diventando sempre più importante nelle fasi di gioco in cui il Bari ha bisogno di solidità e fisicità. Anche Simic ha confermato il suo buon stato di forma, offrendo una prestazione solida in difesa. Il centrale croato sta diventando una delle certezze della retroguardia, mettendo in campo qualità, personalità oltre a una certa pericolosità sulle palle inattive.
Non sono mancate, però, le prestazioni sottotono. Kevin Lasagna, ancora una volta, non è riuscito a capitalizzare le occasioni che gli sono capitate. La clamorosa palla gol sprecata davanti ad Audero ha suscitato la frustrazione dei tifosi, che al momento della sua sostituzione lo hanno fischiato. A questo, Lasagna ha risposto con un gesto che non è piaciuto a molti: ha rivolto alla curva un applauso ironico, una reazione che, per quanto comprensibile, non è stata delle più appropriate per un professionista del suo calibro. Anche se, va rimarcato, non è mai positivo e utile fischiare un calciatore, specie in un momento di difficoltà o dopo un errore. A tal proposito, mister Longo, ha difeso il suo attaccante: “Lasagna non meritava i fischi. È un ragazzo che si sta impegnando molto, lui è il primo a essere dispiaciuto. È un ragazzo importantissimo per noi, potrà farci qualche gol decisivo nelle partite che verranno. Si fanno tanti errori, li fanno tutti, in quell’occasione è stato poco preciso, ma c’è sempre l’uomo dietro e merita tutto il sostegno perché si danna l’anima”. Parole di supporto che potrebbero aiutare l’attaccante a ritrovare la serenità necessaria per tornare a essere decisivo.
Con la salvezza ormai acquisita, il Bari può finalmente concentrarsi sulle ultime partite senza la pressione del rischio retrocessione. L’obiettivo ora è quello di provare a centrare i playoff, anche se il calendario non sarà facile. Serviranno ulteriori prestazioni di carattere per sperare di entrare nella zona playoff e le prossime partite saranno decisive. La squadra sembra aver trovato la giusta mentalità, ma il cammino è ancora lungo e ogni passo dovrà essere affrontato con la massima attenzione senza cali di tensione.
Ma fuori dal rettangolo verde, non mancano le tensioni. La contestazione nei confronti della proprietà continua a crescere: durante la partita contro il Palermo è apparso uno striscione in curva nord con la scritta “Devi vendere” con la tifoseria organizzata che ha disertato i primi venti minuti del match. Un segnale forte, che riflette la frustrazione di della tifoseria nei confronti della famiglia De Laurentiis. La situazione societaria rimane un tema scottante e la distanza tra i tifosi e la proprietà è sempre più marcata. La contestazione è destinata a continuare ed inasprirsi, ma difficilmente porterà a risultati concreti: i De Laurentiis non sono tipi che si lasciano influenzare dal pensiero dei tifosi. E alle pendici del Vesuvio ne sanno qualcosa…
Foto Ssc Bari