Partorire in anonimato in un ambiente sicuro e protetto: nei cinque Centri Nascita della ASL Bari è possibile dal 2014, grazie a precise linee guida aziendali recentemente aggiornate in conformità al DPR 396/2000. Questa normativa consente alla madre di non riconoscere il neonato e di lasciarlo in ospedale, garantendo al contempo la tutela sanitaria e giuridica del bambino.
“Si tratta di un evento estremamente delicato – spiega il Direttore Generale della ASL Bari, Luigi Fruscio – che richiede misure adeguate per proteggere sia la madre che il neonato. Per questo, la ASL ha strutturato un sistema di protezione chiaro ed efficace, fatto di procedure definite, ambienti adeguati e personale specializzato”. La procedura denominata “Parto in anonimato e abbandono di neonato in ospedale” prevede un percorso sicuro per la donna, che riceverà tutta l’assistenza necessaria, mentre il neonato sarà immediatamente accudito dal punto di vista sanitario e tutelato giuridicamente. “Le linee guida – sottolinea Paolo Volpe, Direttore di Dipartimento – definiscono ogni fase del percorso, dall’accoglienza della madre fino alla gestione dei dati sanitari e anagrafici, includendo la segnalazione alle autorità competenti per l’eventuale affidamento del bambino”. La normativa aziendale impone inoltre il massimo riserbo a tutto il personale ospedaliero, assicurando la privacy della madre e del neonato.
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