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Bari e l’incubo dei parcheggi: “Un piano per la città”

Il piano con nuovi park and ride e il Brt

Pubblicato da: redazione | Mer, 26 Marzo 2025 - 08:23
lungomare traffico auto pista ciclabile

Oltre trentamila auto in più in città ogni giorno. E con l’inizio di 199 cantieri il problema dei parcheggi diventerà sempre più pressante. Se ne è discusso ieri pomeriggio durante l’incontro è stato “Il diritto alla mobilità – Infrastrutture, trasporto pubblico e post-car city.”

All’incontro sono intervenuti la vicesindaca e assessora alla Rigenerazione urbana Giovanna Iacovone e Domenico Scaramuzzi, assessore alla Cura del Territorio, con deleghe a opere pubbliche.

A seguire ci sono stati i contributi degli esperti sul tema reti e mobilità sostenibile: Valentina Orioli, docente di tecnica e pianificazione urbanistica dell’Università di Bologna, già assessora alla Mobilità del Comune di Bologna, Stefano Ciurnelli, ingegnere trasportista, progettista del Piano urbano dei parcheggi del Comune di Bari, Michele Ottomanelli, professore di Trasporti del Politecnico di Bari, Giovanni Circella, professor of Mobility della Ghent University. Infine Claudio Laricchia, direttore della ripartizione Infrastrutture Viabilità e Opere Pubbliche del Comune di Bari ha illustrato la strategia sulle reti della mobilità e sulle azioni dell’amministrazione in termini di servizi connessi sempre alla mobilità. A seguire si è tenuto il dibattito pubblico.

“Oggi parliamo del diritto alla mobilità articolato secondo tre prospettive: infrastrutture, trasporto e post card city – ha detto la vicesindaca Giovanna Iacovone – La prospettiva entro cui si muove e intende muoversi l’amministrazione è un approccio di pianificazione integrata di trasporto e usi del suolo. Crediamo sia indispensabile costruire contestualmente strumenti di pianificazione della mobilità con strumenti di pianificazione urbana nell’ambito di una complessiva visione strategica comunale. In questa logica occorre guardare alla pianificazione infrastrutturale come pianificazione della mobilità urbana al fine di sperimentare modelli come quello della città dei 15 minuti. Occorre arricchire lo spazio urbano di nuove reti che connettono tra loro i servizi collettivi, in quanto la transizione verso una mobilità sostenibile immaginata in funzione delle persone e non del traffico autoveicolare è ormai una necessità non solo ambientale ma sociale. Tutto questo richiede un cambiamento di paradigma non solo culturale, ma prima ancora un cambiamento nella progettazione e nell’organizzazione della città per ridurre spostamenti obbligati e non scelti e, nello stesso tempo garantire l’accessibilità ai servizi.”

“Quando parliamo di mobilità guardiamo al futuro e questa amministrazione si pone obiettivi altissimi sulla mobilità sostenibile, in linea con l’amministrazione che l’ha preceduta ma fa una scommessa maggiore, alza il tiro, sempre nell’ottica di una città sostenibile, verde ed europea – ha detto l’assessore Domenico Scaramuzzi – Le politiche di mobilità sostenibile si esplicano in due direttrici: interventi immateriali e interventi materiali e infrastrutturali. Negli interventi immateriali ci sono le politiche di incentivazione alla mobilità sostenibile: il trasporto pubblico locale con Muvt in bus 365, l’incentivazione sul trasporto su bicicletta con il Muvt in bici, l’incentivazione alla multimodalità dei trasporti con il progetto Maas e lo sharing. Poi abbiamo i 159 milioni di euro per realizzare il Brt a valere sui fondi PNRR e i 96 milioni per acquistare i 135 bus totalmente elettrici destinati alla rete di trasporto ordinaria con cui ridisegneremo la flotta del trasporto pubblico locale. Per quello che riguarda i park&ride, sono in corso di realizzazione altri due park& ride, quello di Fesca Lamasinata su via Napoli che ospiterà 1000 posti auto e quello di via Tommaso Fiore nei pressi del ponte Adriatico che ne ospiterà 750. Questi sono progetti già in corso, per 1750 posti. Allo studio dell’amministrazione c’è la realizzazione di altri park&ride nelle zone a ridosso della tangenziale e nella zona a sud con l’obiettivo ambizioso di raddoppiare i posti già previsti. Tutto con l’obiettivo di schermare dalle auto l’ingresso in città e rendere conveniente l’utilizzo del trasporto locale così come sarà ridisegnato dal Brt, sotto forma di mobilità sostenibile e intermodale.”

“La mobilità è una componente essenziale dell’assetto urbano, è una parola dominante nel nostro contesto – ha detto Valentina Orioli – Le domande di mobilità sono tante, si chiede accessibilità, sicurezza, efficienza, benessere ambientale. Progettare la mobilità è complicato, significa lavorare sulla disponibilità e la qualità dello spazio pubblico della città e sull’ accessibilità di servizi e insediamenti. Per questo è necessaria una forte integrazione fra progetto della mobilità e piano urbanistico generale. A Bologna da alcuni anni si sta lavorando in questa direzione e, anche grazie alla realizzazione ormai avanzata di importanti opere Pnrr, come le due nuove linee tramviarie, è sempre più evidente il ruolo strategico della nuova mobilità rispetto alla transizione verso la neutralità climatica.”

“La concomitanza dell’inizio dei lavori del piano urbanistico con il piano urbano dei parcheggi è una grandissima occasione – ha dichiarato Stefano Ciurnelli – È il coronamento di uno sforzo che la città ha fatto per cominciare a invertire la rotta e pensare che è possibile avere una città con maggiore spazio dedicato ai pedoni, alle biciclette, anche senza avere grandi infrastrutture, con una visione del futuro che guardi alla città dopo il paradigma che l’auto è indispensabile. C’è bisogno di guardare oltre, perché Bari lo merita, è una città straordinaria, con delle potenzialità incredibili e bisogna essere coraggiosi. Il piano parcheggi non è finalizzato ad avere semplicemente più posti auto ma avere posti dove servono e come servono, questo è il senso del nuovo piano parcheggi della città di Bari.”

Il prossimo incontro degli Stati generali della rigenerazione urbana si terrà il 3 aprile, alle 16.30, presso l’auditorium della scuola Marco Polo, in via Bartolo, a Poggiofranco, e avrà come tema “La città per l’ambiente – Transizione ecologica, infrastrutture verdi e servizi ecosistemici”. In contemporanea si terrà anche il laboratorio per i bambini (età 6-11 anni).

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