Dalle ulteriori indagini della polizia, per gli scontri avvenuti a Fasano durante e dopo la partita di calcio del 9 marzo scorso tra la formazione di casa e il Brindisi (valevole per il campionato di serie D girone H), sono state identificate altre cinque persone ritenute responsabili dei disordini all’interno e fuori dallo stadio. E il questore di Brindisi ha disposto cinque daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive). Tra i destinatari del provvedimento, di cinque anni, anche il tifoso del Brindisi ritenuto responsabile del lancio della bottiglia che ha colpito il calciatore del Fasano da cui è poi scaturita la sospensione della partita. L’uomo avrebbe anche partecipato agli scontri con i tifosi del Fasano all’esterno dello stadio. Stesso provvedimento della durata di cinque anni è stato adottato anche per altri tre supporter (due brindisini ed un fasanese).
Daspo di tre anni anche per un dipendente della società del Fasano in quanto, secondo quanto accertato dagli agenti della Digos di Brindisi, durante il secondo tempo della partita ha riversato sulla tifoseria ospite il contenuto di un estintore. Questo gesto, ritengono gli inquirenti, ha istigato la reazione dei tifosi ospiti. Nei giorni scorsi i poliziotti avevano già identificato cinque persone coinvolte negli scontri tra ultras, tra cui due tifosi del Brindisi per i quali era stato disposto l’arresto in differita. In totale sono dieci i daspo emessi fino a questo momento in seguito all’attività investigativa. Altri provvedimenti potrebbero essere disposti nei prossimi giorni.