“La Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici presenta il bilancio economico e delle attività del 2024 – dichiara la presidente dott.ssa Antonella Bellomo-. L’anno ha segnato il passaggio ad Ente del terzo settore, iscritto al Registro Unico Nazionale per rispondere in maniera adeguata alla finalità di sostenere le famiglie in difficoltà economica e a rischio usura, garantendo con il proprio patrimonio i prestiti e i mutui ipotecari presso gli istituti di credito convenzionati. Nell’attuale contesto economico in cui anche il lavoro regolare produce un basso reddito mentre si moltiplicano gli incentivi al consumo a rate, sono numerose le persone che si rivolgono alla Fondazione in cerca di aiuto: fra loro impiegati statali e lavoratori a tempo indeterminato con il partener che lavora in nero. Si avvicinano anche di vittime di usura che, però, non è semplice convincere a denunciare, per paura, vergogna e perché manca una giusta percezione del disvalore di tale reato. Non per tutti è possibile trovare una risposta, ma a tutti i preziosi volontari dedicano tempo e offrono con competenza e professionalità i loro consigli”.
“L’usura è una struttura di peccato mortifera, ha dichiarato l’arcivescovo di Bari – Bitonto Mons. Giuseppe Satriano -che attrae i soggetti più fragili, più poveri. La povertà sfiora tante persone, tutte le categorie sociali sono coinvolte, nonostante le recenti rilevazioni statistiche indicano incrementi dell’occupazione, siamo sempre nell’orbita de lavoro povero. Le sfide che ci attendono, dunque, sono complesse, riguardano anche il sovraindebitamento per il gioco d’azzardo. Le Fondazioni Antiusura rappresentano dei presidi di coordinamento a sostegno delle persone in difficoltà finanziaria, che nell’anno del Giubileo, le vedrà coinvolte nel progetto ‘Mi fido di noi’, voluto dalla Cei, dalla Caritas, dalla Consulta Nazionale Antiusura e dalle diocesi, quale strumento di microcredito per aiutare le persone indebitate. Si recupera il Prestito della Speranza, al quale però si accompagnano percorsi e strumenti di educazione finanziaria all’uso responsabile del denaro. un’alleanza sociale per la speranza”.
Anche l’esercizio 2024 è stato segnato dagli effetti negativi della situazione nazionale ed internazionale segnata da forti crisi ed instabilità (finanziarie, economiche, geopolitiche). Viviamo un tempo in cui il rischio di cadere in povertà è molto alto; essere poveri in una società centrata sul benessere, sul consumo ossessivo, sul mercato e sulla finanza senza regole, significa vivere in una condizione di emarginazione sociale. Tale situazione rappresenta, in particolare per la criminalità organizzata che può contare su ingenti disponibilità di denaro da riciclare, l’occasione per insinuarsi nelle pieghe e nelle piaghe del disagio sociale, e da qui prende sempre più piede il fenomeno dell’usura.
La Fondazione rappresenta in questo ambito un presidio legale, sociale e di contrasto alla povertà ed è impegnata a promuovere azioni educative nell’uso del denaro e per uno stile di vita sobrio ed accorto, al fine di prevenire il fenomeno del sovraindebitamento.
Si ritiene necessario una maggiore collaborazione con le Caritas diocesane, affinchè le persone coinvolte in situazioni di sovraindebitamento possano essere orientate dai centri di ascolto ai servizi offerti dalle Fondazioni su tutto il territorio pugliese, tenendo presenti gli ambiti di intervento e i territori di competenza; l’esperienza maturata in questi anni mostra, infatti, l’importanza di prese di contatto e interventi tempestivi, laddove il passare del tempo e la solitudine costituiscono elementi di ostacolo notevole nella ricerca di soluzioni alle problematiche che affliggono gli assistiti.
LA DENUNCIA
La Fondazione lamenta anche quest’anno l’assenza di persone che abbiano accettato il consiglio della Fondazione di denunciare gli usurai. La Fondazione mette a disposizione un pool di avvocati esperti, capaci di ridare speranza a chi ne è colpito.
I dati forniti dalle Procure della Repubblica relativi alle denunce per le tipologie di reati contro il patrimonio ripresi dalla relazione del Presidente della Corte d’Appello in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario non sono incoraggianti. Nel distretto Bari-Foggia-Trani è leggermente aumentato il numero complessivo di quelle per estorsione (da n. 891 a n. 894), decisamente aumentato quello relativo al reato di truffa aggravata (da n. 268 a n. 622), mentre un andamento in calo si è registrato per il reato di usura (da n. 63 a n. 59, di cui solo 18 a Bari). Quanto al reato di usura, pertanto, si evidenzia un dato a segno meno anche per quest’anno.
Significativa è un’indagine della Guardia di Finanza di Bari che ha portato all’arresto di 6 persone indagate a vario titolo per i reati di usura aggravata, estorsione e abusiva attività finanziaria. Grazie alle fondamentali dichiarazioni di un imprenditore è stata smantellata una “rete” di prestiti usurari concessi a favore di più soggetti nella zona tra Altamura e Gravina in Puglia. Indicativo è il caso di un imprenditore che avrebbe ricevuto un prestito di 120.000 euro ed è stato costretto a pagare interessi calcolati tra il 120% e il 2.000%.
L’AZZARDO
L’azzardo non conosce crisi. Cresce soprattutto nell’online. Il numero sempre più crescente di persone che scommettono sulle piattaforme internet mette in allarme gli enti
del terzo settore che si occupano delle dipendenze e della tutela dei soggetti più fragili. Il “volume d’affari” ha una crescita vertiginosa; secondo uno studio promosso da Federconsumatori e Cgil nel 2013 le giocate complessive ammontavano a 84 miliardi, nel 2022 erano di 136 miliardi e nel 2023 erano salite ancora a 150 miliardi. Nel 2024 sono destinate a salire. Si ricorda che 150 miliardi equivalgono all’89% della spesa alimentare degli italiani e sono più della spesa sanitaria che nel 2023 ammontava a 131,1 miliardi. Contrariamente a quanto si possa pensare si spende più
al Sud che al Nord dove i redditi sono più alti. Tra i capoluoghi di regione in testa troviamo Palermo, seguita da Napoli e Bari.
La Fondazione cerca di arginare questo flusso di disperati giocatori d’azzardo che ogni settimana si presentano in Fondazione, indirizzandoli verso una Associazione condotta da un ex giocatore, un nostro assistito che ha superato questa dipendenza e si mette a disposizione di chi lo voglia. Ci rendiamo conto che occorrerebbe rinsaldare il concetto della cultura preventiva da affermare nella diffusione capillare in tutti i centri, soprattutto giovanili (scuole), mediante convegni, incontri periodici, tavole rotonde. Purtroppo queste iniziative sono sempre in numero limitato. Da un pò di tempo si sente più parlare sempre meno di azzardo. I mezzi di comunicazione che sono stati così attivi negli anni scorsi, non hanno continuato la loro opera di diffusione, pur trattandosi di un fenomeno dilagante. Giova ricordare come la Fondazione, dopo aver elaborato un proprio documento contro l’azzardo, ha contribuito alla stesura della legge regionale contro questa piaga sociale.
LE DIOCESI CONVENZIONATE
Le Diocesi Convenzionate con la Fondazione di Bari sono: Altamura, Bari, Brindisi Ostuni, Castellaneta, Conversano, Molfetta, Nardò-Gallipoli, Oria, Otranto, Taranto, Trani. Il loro operato consiste nell’inviarci relazioni relative agli ascolti presso le loro sedi, noi le verifichiamo e se è il caso invitiamo gli interessati nella nostra sede per la messa a punto finale.
L’ATTIVITA’ DELLA FONDAZIONE
In totale la nostra attività per l’anno in corso ha portato a 13 nuove pratiche garantite con i Fondi Stato per un totale di 545.500,00 euro erogati, mentre il nostro impegno fideiussorio ammonta ad € 432.200,00.
La Fondazione opera, non bisogna dimenticarlo, anche sul versante della solidarietà. È pronta a prendere a “cuore” ogni situazione che abbia bisogno di condivisione. Abbiamo lo strumento della Sovvenzione senza interesse (che il più delle volte si trasforma in beneficenza per la totale incapacità di restituire le somme erogate) e della Beneficenza.
GLI ASCOLTI
Rappresentano il cuore pulsante della Fondazione. Centinaia di persone
si sono prenotate per essere ascoltate presso la nostra sede per altrettanto sono coloro che interpellano la Fondazione senza prenotare.
Per costoro le porte sono sempre aperte e mettiamo a disposizione
l’esperienza e le competenze dei volontari che li ascoltano con passione e carità cristiana.