Prima la certificazione dei lavori di messa in sicurezza a cinque giorni dall’emissione dell’ordinanza, da cui fu necessario lo sgombero, poi, pochi giorni fa, l’avvio dei lavori di riqualificazione. Ieri, il crollo. Una storia “lunga un anno” quella della palazzina in via De Amicis per la quale sono in corso le operazioni di soccorso con l’obiettivo di ritrovare la donna dispersa ancora sotto le macerie. Le ricerche vanno avanti ininterrottamente da ieri sera.
Nel corso del 2024 erano state circa 200 le pratiche esaminate dai tecnici comunali del settore Edilizia pericolante. La stragrande maggioranza traeva origine dalle più disparate segnalazioni, tra questi allagamenti, distacchi di intonaco, fessurazioni, rottura di grate su marciapiedi, ma non solo. Ad esito delle verifiche effettuate nel 2024, solo una pratica, quella relativa alla palazzina di via De Amicis crollata ieri, ha determinato l’emissione di una ordinanza contingibile e urgente di sgombero firmata il 24 febbraio dell’anno scorso.
In questo caso, come in quelli analoghi, il Comune dichiara l’immobile inagibile, diffida i proprietari allo sgombero e gli intima di mettere in sicurezza l’edificio entro un termine brevissimo. Il tecnico incaricato dal condominio certificò che i lavori di messa in sicurezza erano stati effettuati a 5 giorni dall’emissione dell’ordinanza e che l’immobile recintato era stato sgomberato. Risale invece a qualche giorno fa l’avvio dei lavori di riqualificazione.