Adriana Angarano, cittadina barese stanca di ricevere continui rifiuti di accesso al trasporto pubblico cittadino, denuncia l’impossibilità di spostarsi con il proprio cane di taglia grande sui mezzi AMTAB, sollevando una questione che riguarda molte persone nella città.
“Il 5 marzo 2025, alle ore 10:20, presso la fermata Crisanzio – S. Visconti, è stato negato l’accesso alla linea 7 AMTAB a una libera cittadina accompagnata dal proprio cane, nonostante l’animale fosse sotto controllo, e regolarmente al guinzaglio. Il divieto, previsto dall’attuale regolamento AMTAB, impedisce di fatto a chiunque abbia un cane di taglia medio-grande di utilizzare i mezzi pubblici a Bari – si legge in una nota – Questa restrizione solleva forti perplessità e appare in contrasto con la normativa regionale pugliese. La Legge Regionale n. 2 del 7 febbraio 2020 riconosce infatti il diritto di accesso agli animali d’affezione sui mezzi di trasporto pubblico. Tuttavia, il regolamento AMTAB è molto più restrittivo, creando una barriera alla mobilità urbana per molti cittadini. Si può stimare che circa 51.200 famiglie baresi possiedano un animale domestico. Se la maggior parte di questi animali sono cani, come suggeriscono i dati regionali, possiamo ipotizzare che a Bari ci siano tra 40.000 e 50.000 cani”.
“Il regolamento AMTAB è ingiustamente discriminatorio ed impedisce a più di 40 mila persone di accedere al trasporto pubblico cittadino. In molte altre città italiane i cani di qualsiasi taglia possono viaggiare in autobus, purché dotati di guinzaglio e museruola, o dietro pagamento di un eventuale biglietto. A Bari, invece, i proprietari di cani di taglia grande sono di fatto esclusi dal servizio pubblico”, dichiara Adriana Angarano.
Questa situazione rappresenta una limitazione ingiustificata della libertà di movimento, penalizzando chi possiede un cane di taglia grande e non dispone di mezzi propri per spostarsi. “In un’epoca in cui si promuove la mobilità sostenibile e l’inclusione, è inaccettabile che una parte della cittadinanza venga esclusa dal trasporto pubblico” continua la cittadina “e il regolamento andrebbe rivisto e ridiscusso per garantire la vivibilità della nostra città e di usufruire del trasporto pubblico che deve essere garantito a tutti e tutte”.
Per questo motivo, è stata inviata una richiesta ufficiale all’Assessora Elda Perlino e all’Assessore Domenico Scaramuzzi, affinché il Comune di Bari intervenga per modificare la normativa AMTAB e garantire ai cani di qualsiasi taglia l’accesso ai mezzi pubblici, in condizioni di sicurezza e nel rispetto di tutti i passeggeri.
“L’appello è rivolto anche ai cittadini e alle associazioni animaliste, affinché questa ingiustizia venga superata e Bari possa adeguarsi agli standard già adottati in altre città italiane”, conclude la nota a firma di Adriana Angarano.