Non solo caos parcheggi a Bari. Monta infatti la protesta per i divieti di sosta “abusivi” ovvero quelli privi dell’indicazione del proprietario della strada (come ad esempio il Comune di Bari) e, in basso, il numero di autorizzazione e l’anno di rilascio. A denunciare quanto accade sono alcuni cittadini che segnalano situazioni analoghe in diverse zone della città.
Secondo quanto previsto dal regolamento del Comune di Bari, per poter ottenere il permesso, è necessario presentare una domanda in via telematica sul sito egov.comune.bari.it nella sezione Permessi e autorizzazioni relativa al servizio “Passi carrabili – richiesta concessioni”. La persona interessata, così come riporta una nota sul sito del Comune “deve presentare apposita richiesta e, ove previsto dal Regolamento comunale, provvedere al pagamento telematico del bollo da 16 euro. Verificata la sussistenza dei requisiti e la conformità dell’occupazione richiesta al Codice della strada e al Regolamento comunale, il Direttore del Municipio rilascia il provvedimento di concessione di suolo pubblico per passo carrabile in forma di determinazione dirigenziale alla quale deve essere applicata un’ulteriore marca da bollo da 16 euro, anche per via telematica”. Spesso però, così come segnalano i cittadini, i passi carrabili apposti in particolare dinanzi alle abitazioni private, sono “abusivi”. A differenziare un passo carrabile non a norma da uno correttamente richiesto è, oltre all’assenza del nome o del simbolo dell’Ente che lo ha rilasciato, anche l’assenza del numero e della data di autorizzazione.
“A Bari ci sono moltissimi cartelli privi di questi requisiti – spiega un cittadino – viene da pensare che molti non facciano adeguata richiesta perché magari si pensa che trattandosi di luoghi appena fuori dalla propria casa siano di proprietà di chi ci vive. Non è sempre è così. E visto che viviamo spesso il disagio della ricerca di un posto auto sarebbe opportuno vigilare anche su questo perché magari c’è chi non ne è consapevole e chi invece fa il furbo. Certo, è buon senso, da parte chi cerca un parcheggio, non sostare dinanzi a luoghi abitati. Però va spiegato a chi appende cartelli abusivi che con una denuncia rischiano una sanzione. Così come si multano i cittadini che per disperazione parcheggiano anche in seconda fila perché non si trova posto, vanno multati anche i furbi dei divieti di sosta falsi”, ha concluso.