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Perché Lucio Corsi dopo Sanremo ci piace così tanto?

Quando il vero successo non si misura con la vittoria finale

Pubblicato da: Ylenia Bisceglie | Ven, 21 Febbraio 2025 - 08:05
rubrica bl24 (54)

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Volevo essere un duro”- Lucio Corsi

A Sanremo, il vero successo non si misura solo con la vittoria finale. Spesso, chi non sale sul gradino più alto del podio riesce comunque a lasciare un segno indelebile nel cuore del pubblico e nella memoria collettiva.

E’ questo è il caso di Lucio Corsi, del tutto outsider alle dinamiche e agli stereotipi sanremesi, che però ha saputo incantare con la sua musica e incuriosire con la sua presenza.

Ma perché ci piace Lucio Corsi?

Oltre il suo oggettivo talento nella scrittura e nella performance musicale con vari strumenti, Lucio ci piace perché è “il diverso”. In un mondo in cui tutti cantano di soldi, fama, donne e successo, lui ha scelto di parlare di debolezza. Ha scelto di mettere in risalto la bellezza di essere una persona normale. Per lui nessuna gara a chi è più forte, più grosso. Lui non è nessuno ma paradossalmente, al contrario di come ad oggi viviamo la vita e i confronti nella società, a lui va bene così. Non solo accetta l’imperfezione ma la apprezza la valorizza.

Lucio ci piace perché se tutti gli artisti a Sanremo arrivano in van, lui arriva a piedi, perché non ha truccatrici se non il suo amico e compagno di band, perché non ha indossato abiti firmati da grandi band ma quelli già visti nei suoi videoclip musicali, cuciti da se stesso con spalline improvvisate con una busta di patatine.

È la sua sensibilità che amiamo, la sua semplicità.

Corsi non ha bisogno di maschere, di effetti speciali o di scenografie eccessive. La sua musica è pura, diretta, ed è proprio questo che lo rende così vicino a chi ascolta.

L’umiltà con cui Lucio Corsi si approccia alla musica è qualcosa che tocca profondamente chi ha la fortuna di ascoltarlo. Non si tratta di una ricerca di visibilità a tutti i costi, ma di una volontà sincera di comunicare emozioni vere, senza filtri.

La sua partecipazione a Sanremo è stata una boccata d’aria fresca per chi è stanco di artisti che sembrano più concentrati sulla loro immagine che sulla propria arte. La sua genuinità è ciò che l’ha fatto amato, e non solo dal pubblico più giovane, ma anche da chi ha vissuto la musica da un punto di vista più “storico”, riconoscendo nel suo approccio una connessione con le radici più profonde della nostra tradizione musicale.

Lucio è la dimostrazione che non è necessario conformarsi ai trend per essere amati, perché la musica vera trova sempre il suo spazio.

 

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