“Anche la prossima estate non avremo accesso sicuro al mare”. Inizia così la denuncia di alcuni cittadini del Municipio 5, in particolare a Palese dove, fatta eccezione per i siti di balneazione privati, mancano le passerelle per avere accesso in acqua. Una protesta lunga anni. Non è la prima volta infatti che i residenti tornano sull’argomento. Già a maggio 2023 e ad aprile del 2024, quando ancora non erano iniziati i lavori della nuova pista ciclabile diverse erano state le segnalazioni in merito. A pagarne le conseguenze soprattutto le persone con scarsa abilità motoria, tra loro non solo diversamente abili, ma anche anziani che hanno difficoltà a spostarsi e, in assenza di accessi sicuri per entrare in acqua a Palese, sono costretti o a rinunciare o a dover optare per i lidi. A Palese, va specificato, la costa è contraddistinta dalla presenza di scogli con pochi tratti in cui l’accesso è comodo, soprattutto per chi ha difficoltà.
“Il mare? E chi lo vede più – ha raccontato una cittadina – da quando mi hanno operata alla caviglia se non vado sulla sabbia non posso entrare in acqua. Purtroppo non è sempre possibile spostarsi, anche perché dipendo da altre persone e quindi finisce che il mare lo vedo da lontano. E non abbiamo neanche più le panchine al momento sul lungomare di Palese. Mi piacerebbe che ci fossero accessi comodi per entrare in acqua così potrei almeno permettermi di stare un poco a mollo”, ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di altri. “Sono anni che lamentiamo questo disagio – spiega un cittadino – ormai Palese è anche meta turistica, tanti la scelgono per soggiornarci. Il nostro mare è bellissimo, così come tutto quello del Municipio, anche Santo Spirito, ma il problema è lo stesso: non ci sono accessi comodi. Qualcuno ha provato a costruire qualcosa (foto in basso), ma sono cose fai da te. Se non ci arrangiamo possono passare anni, nessuno si ricorda di noi. Hanno pensato alla pista ciclabile, ci voleva tanto ad aggiungere anche le passerelle per entrare in acqua? Così oltre ad essere impossibile per chi proprio non riesce è pericoloso”, ha concluso.
Sul caso abbiamo interpellato l’assessore alla Cura del Territorio, con deleghe Opere Pubbliche, Reti, Mobilità Sostenibile, Domenico Scaramuzzi già al corrente dei fatti. “Purtroppo – ha commentato – i cittadini hanno ragione. Bisogna creare delle discese a mare protette, altrimenti, la discesa è pericolosa e non può esserci altro che divieto di balneazione. Abbiamo l’obbligo di pensare e immaginare le passerelle per un accesso sicuro al mare. Condivido pienamente l’esigenza. È stato fatto tanto per riqualificare il waterfront e ancora dobbiamo fare tanto per migliorare ulteriormente tutta la costa, compresi Palese e Santo Spirito, ma non solo. Anche San Girolamo e Torre a Mare. Si tratta di interventi molto costosi che possiamo fare solo quando intercettiamo dei finanziamenti regionali perché non abbiamo soldi in bilancio per permetterci tutte queste cose lungo i 30 chilometri di costa che abbiamo”, ha concluso.