Le aggressioni ai medici sono un fenomeno in aumento, e il Salento non fa eccezione. A Cutrofiano, presso la Guardia Medica, un altro episodio di violenza ha visto coinvolto un medico, vittima di un’aggressione nella notte tra lunedì e martedì. L’autore del gesto, in preda all’ira, ha reagito con violenza dopo aver appreso che, essendo residente fuori regione, avrebbe dovuto pagare 20 euro per la prestazione sanitaria.
“L’intera Cisl Medici Lecce esprime solidarietà e vicinanza al collega coinvolto – dichiara Fernando Monteforte, segretario generale dell’organizzazione sindacale –. Le aggressioni hanno conseguenze gravi, non solo per le vittime, che subiscono danni fisici e psicologici, ma anche per l’intero sistema sanitario nazionale”. Monteforte ricorda che per contrastare questo fenomeno è stata introdotta la legge n. 113 del 2020, che inasprisce le pene per chi aggredisce il personale sanitario. Tuttavia, sottolinea la necessità di un impegno più incisivo da parte delle istituzioni e della società per promuovere il rispetto nei confronti di medici, infermieri e operatori sanitari.
“È fondamentale – aggiunge – che il personale medico denunci ogni episodio di violenza. Servono presidi di sicurezza, sistemi di allarme nelle strutture sanitarie e una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica. È altrettanto importante garantire formazione per la gestione delle situazioni di rischio e offrire supporto psicologico e legale alle vittime. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, operatori sanitari e cittadini si potrà arginare questa piaga”, ha concluso.
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