È stata rinviata di una settimana la consulenza tecnica sulle apparecchiature della culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari, dove la mattina del 2 gennaio un neonato di circa 20 giorni è stato trovato senza vita. I consulenti incaricati dalla Procura, il professor Saverio Mascolo e il tecnico Luigi De Vecchis, hanno richiesto una proroga per effettuare ulteriori accertamenti. Il termine per il deposito della relazione, inizialmente previsto per oggi, è stato quindi posticipato.
Le prime verifiche hanno già evidenziato diverse criticità nel funzionamento del sistema di sicurezza della culla. In particolare, i sensori del tappetino – che avrebbero dovuto attivare una chiamata automatica al cellulare del parroco non appena rilevato il peso del bambino – non risultavano operativi. Inoltre, il climatizzatore, invece di emettere aria calda al rilevamento di movimento umano, avrebbe diffuso aria fredda, probabilmente a causa di una perdita di gas.
Secondo i primi esiti dell’autopsia, il neonato, successivamente chiamato “Angelo” dal sindaco di Bari, Vito Leccese, sarebbe morto per ipotermia. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo nei confronti del parroco, don Antonio Ruccia, e del tecnico Vincenzo Nanocchio, responsabile dell’installazione della culla nel 2014 e della sostituzione dell’alimentatore lo scorso 14 dicembre, dopo alcuni blackout. Parallelamente, è stata avviata un’indagine per abbandono di minore a carico di ignoti.