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Perché alcune canzoni possono farci venire la pelle d’oca?

Frisson e brividi: perché certe canzoni ci scuotono fisicamente

Pubblicato da: Ylenia Bisceglie | Ven, 24 Gennaio 2025 - 11:01
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Ti sarà capitato, almeno una volta nella vita, di ascoltare una canzone che ti ha fatto venire i brividi. Quella sensazione improvvisa che ti corre lungo la schiena, quella pelle d’oca visibile sulle braccia, sulle gambe, come una sorta di adrenalina che ti prende alla sprovvista.

Non è prevedibile e non è controllabile, eppure succede. Ma come mai accade?

La risposta è che la musica ha probabilmente un potere speciale. Un potere che va oltre la semplice melodia, capace di toccare emozioni che non sapevamo nemmeno di avere.

Quando una canzone riesce a farci provare quella scarica di sensazioni, sta facendo molto più che suonare delle note. Sta parlando direttamente dentro di noi, forse al nostro cuore. E proprio come una bella storia, sa come prenderci nei momenti giusti, facendoci vibrare su frequenze che solo lei sa toccare.

Uno studio di imaging cerebrale condotto dall’Università della California meridionale, insieme all’Università di Harvard e alla Wesleyan University, ha indagato sul meccanismo psicologico chiamato “frisson”, ovvero un’esperienza di forte reazione emotiva scatenata da determinati stimoli musicali.

Si è visto che specifici cambiamenti musicali, come un passaggio armonico inaspettato, una melodia sospesa o un crescendo drammatico attivano il nostro sistema nervoso, e la reazione è fisica: i brividi. Nei soggetti che avvertivano i brividi “musicali”, più fibre nervose che dalla corteccia uditiva, indispensabile all’ascolto, portavano a due altre regioni: la corteccia insulare anteriore, coinvolta nella processazione dei sentimenti, e la corteccia prefrontale mediale, che monitora le emozioni assegnando loro un valore.

“Pensiamo che la connettività tra la corteccia uditiva e queste altre regioni permetta alla musica di avere una profonda risposta emotiva in queste persone”, così spiegano i ricercatori il fenomeno.

Il cervello sostanzialmente, si aspetta una certa evoluzione della musica e, quando questa va contro le aspettative, scatta una reazione simile alla sorpresa, ma più intensa. Se da un lato quindi le canzoni che ci danno i brividi sono spesso quelle che ci sorprendono, dall’altro lo sono anche quelle che evocano in noi un ricordo, che ci legano a un particolare momento della nostra vita. La musica sa risvegliare il passato, facendo riaffiorare emozioni sopite. E quando il cuore rivive quel momento, la pelle si accappona, e tutto sembra tornare in superficie.

In fondo, dunque, i brividi che proviamo non sono altro che il nostro corpo che risponde a una connessione profonda con ciò che ascoltiamo. Non si tratta solo di note in sequenza ma di emozioni che si sviluppano e si intrecciano dentro di noi.

 

 

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