Non si placa il malcontento dei residenti del quartiere Umbertino di Bari che dopo lo stop alle ordinanze relative alla mala movida con la richiesta di autoregolamentazione da parte degli esercenti adesso punta il dito contro una promessa “infranta”, quella delle nuove aperture. Resta infatti inascoltata la richiesta effettuata da questi ultimi relativa a bloccare l’avvio di nuove attività nel quartiere. Lo denuncia sui social il presidente del comitato Salvaguardia zona Umbertina, Mauro Gargano, senza nascondere la rabbia in merito.
“Mentre si indugia ad affrontare i problemi “strutturali” dell’ Umbertino causati dalla esponenziale concentrazione di attività del food e si fa marcia indietro sui provvedimenti che intervenivano solo su alcuni degli effetti del disastro annunciato – scrive Gargano – viene segnalata una prossima nuova apertura di un ulteriore locale di somministrazione di alimenti e bevande in piazza Diaz. Avevamo chiesto l’immediato stop alle nuove aperture (provvedimento previsto, meglio, nel caso di specie dovuto, dalla normativa esistente) ma, ancora una volta, non siamo stati ascoltati. Se vogliono impedire che la barca affondi, non solo devo liberarla dall’acqua che è entrata ma devo impedire che ne continui ad entrare altra. Prevenire è meglio che curare, ma a Bari sembra non sia così. Tanto poi a pagarne le spese saranno residenti, attività commerciali e cittadini, ai quali si chiede “buon senso”, per rimediare ai danni, ormai irreparabili, causati da altri. No, così non può continuare”, ha concluso.
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