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Bari, studenti pronti a scendere in piazza: “Basta tagli università”

Previsto per domani il presidio in occasione dell’Inaugurazione dell’anno accademico

Pubblicato da: redazione | Lun, 13 Gennaio 2025 - 14:51

“Basta tagli all’università e alla ricerca”. È una delle ragioni per cui domani, 15 gennaio, gli studenti scenderanno in piazza. Il presidio avverrà in concomitanza con la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico che celebrerà il centenario dell’Università di Bari Aldo Moro presso il Teatro Petruzzelli alle ore 10:00, evento al quale sarà presente il ministro Bernini, protagonista, secondo gli studenti di “uno scellerato processo di riforma del sistema universitario statale e di tagli ai suoi finanziamenti che reputiamo inaccettabili”.

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“Come UDU Link Bari – si legge nella nota – saremo in presidio mercoledì 15 gennaio di fronte al Teatro Petruzzelli alle ore 10:00 per contestare pubblicamente l’operato della Ministra con l’obiettivo di essere finalmente ascoltati e per portare avanti una visione del sistema universitario alternativa a quella del Governo, che possa essere realmente rappresentare un sistema formativo ed accessibile”. “La nuova stagione di tagli prevista dalla manovra di bilancio e la proposta di riforma del preruolo avranno gravi e immediate conseguenze sul funzionamento dell’università pubblica statale in ogni suo ambito, dalla qualità della didattica, alla disponibilità di spazi e servizi, al diritto allo studio fino all’autonomia della ricerca – ha affermato Sahar Locaputo, coordinatrice di UDU Link Bari.

“Denunciamo i tagli al Fondo di finanziamento ordinario – principale strumento pubblico di finanziamento alle università statali – previsti dall’ultima legge di bilancio e la riforma sul preruolo proposta dalla ministra Bernini che ancora una volta interviene sul reclutamento universitario scegliendo la via dilagante della precarizzazione”, ha commentato invece Anna Maria Coppolecchia, Senatrice Accademica Uniba ed esecutivo UDU Link Bari. “Questa riforma aggrava maggiormente un sistema universitario che risulta essere già da anni già pesantemente sottofinanziato, e che si fonda su precarietà e disuguaglianze economico-territoriali.” continua Noemi Sassanelli, CDA Adisu Puglia ed esecutivo UDU Link Bari. “Il dominante sistema neoliberale ha ormai investito anche l’università trasformata sempre di più in un’azienda, i cui continui richiami alla meritocrazia ne giustificano la diminuzione delle risorse e dei servizi agli studenti e alle studentesse.” continua Valeria Patruno, Responsabile dell’Organizzazione UDU Link Bari. “Ci troviamo davanti ad un sistema iper-competitivo che in questi anni non ha favorito la qualità della ricerca e della didattica, ma soltanto pochi grandi Atenei nelle aree più sviluppate del paese, evidenziando ancor di più le disuguaglianze fra i vari territori del Paese.” conclude Adriano Porfido, membro di esecutivo UDU Link Bari.

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