Sono stati rinviati a giudizio alcuni parenti di Natasha Pugliese, la 23enne morta durante un intervento chirurgico nel Policlinico di Foggia il 4 settembre del 2024, ritenuti responsabili di aver aggredito cinque medici dell’ospedale. Si tratta del padre, di due fratelli, della sorella e dello zio della 23enne. Il processo inizierà il 21 febbraio prossimo. La pm Paola De Martino aveva chiesto il rinvio a giudizio dei familiari della ragazza per lesioni a personale sanitario, minacce e interruzione di pubblico servizio. Gli indagati sono tutti difesi e rappresentati dall’avvocato Francesco Santangelo.
Accanto all’inchiesta sull’aggressione c’è quella sulla eventuale colpa medica che vede 20 persone, tra medici e operatori sanitari, indagati per omicidio colposo. Natasha era stata ricoverata il 18 giugno del 2024 in seguito alle lesioni riportate in un incidente vicino allo stadio di Cerignola, quando fu investita da un’auto mentre era in monopattino. Il giovane che guidava l’auto è indagato per omicidio stradale. L’esito dell’autopsia sul corpo della 23enne non è stato ancora depositato.