VENERDì, 14 MARZO 2025
79,887 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
79,887 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Rospi intrappolati, l’ambientalista: “Biodiversità da proteggere”

Sebastian Colnaghi effettua vari salvataggi di questa specie di anfibi anche in Puglia

Pubblicato da: redazione | Gio, 9 Gennaio 2025 - 10:04

Ogni anno migliaia di anfibi in Puglia tra cui il rospo comune (nome scientifico Bufo bufo), affrontano gravi rischi a causa delle infrastrutture artificiali. Questi ostacoli, come canali di irrigazione e grate, possono intrappolare gli animali, compromettendo la biodiversità.

Il Rospo comune è diffuso in tutto il territorio italiano, dalle pianure alle zone montuose, con l’eccezione di alcune isole minori. In Puglia è particolarmente presente nelle aree umide delle Murge, nei pressi delle gravine e lungo i corsi d’acqua costieri, dove trova habitat ideali per la riproduzione e lo sviluppo delle larve. La sua presenza è un indicatore della salute dell’ecosistema.

Sebastian Colnaghi, ambientalista impegnato nella sensibilizzazione per la tutela del pianeta e della biodiversità, ha recentemente condotto un intervento di salvataggio di alcuni rospi, intrappolati in una presa d’acqua per l’irrigazione nella riserva naturale di Pantalica, in Sicilia. Questo episodio evidenzia una problematica presente anche in Puglia: le strutture artificiali possono diventare trappole mortali per la fauna selvatica.

“Episodi simili si verificano frequentemente lungo i fiumi – dichiara Sebastian Colnaghi -. Canali e prese d’acqua intrappolano anfibi e altri animali selvatici. Le nostre aree naturali richiedono maggiore attenzione e interventi concreti da parte delle autorità per garantire la salvaguardia di questa specie essenziale”. Durante il salvataggio l’ambientalista ha utilizzato guanti in lattice per maneggiare i rospi senza danneggiare il delicato strato di muco che protegge la loro pelle, dimostrando l’importanza di agire con consapevolezza.

Proteggere gli anfibi e altre specie selvatiche è una responsabilità condivisa che richiede l’impegno congiunto di istituzioni e cittadini. Segnalare situazioni critiche, sostenere iniziative locali e adottare pratiche rispettose dell’ambiente sono azioni essenziali per garantire un futuro più sicuro alla fauna. “La biodiversità italiana è un patrimonio inestimabile che va protetto – conclude Colnaghi -. Vedere questi piccoli animali intrappolati mi ha fatto riflettere su quanto possiamo fare per aiutarli, soprattutto in un momento così critico per la biodiversità. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza nel custodire la straordinaria ricchezza del nostro territorio”.

 

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Uber Black a Bari, i tassisti...

La Cooperativa Taxi Bari esprime forte preoccupazione riguardo gli sviluppi recenti...
- 14 Marzo 2025

Bari, vandali e degrado nella pineta...

Dalla nuova area ludica (mai aperta) e in balia del degrado,...
- 14 Marzo 2025

Divulgavano info su come realizzare ordigni,...

La Polizia di Stato, anche a seguito di informazioni ricevute da...
- 14 Marzo 2025

Molfetta, alla Cittadella degli artisti in...

Due mondi contrapposti che trasformano all’improvviso la serenità di una famiglia....
- 13 Marzo 2025