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Dalla storia alla scienza, a Bari arrivano “I martedì della Pace”

Presentato in mattinata il ricco programma di incontri, si inizia il 14 gennaio

Pubblicato da: redazione | Ven, 10 Gennaio 2025 - 19:10

Riflessione, ma anche dibattito e confronto. E’ quanto previsto dal ricco programma di incontri di approfondimento e dibattito che vedranno studiosi ed esperti di rilievo nazionale affrontare i temi della pace e del pacifismo nelle diverse declinazioni storiche, giuridiche, scientifiche e sociologiche nell’ambito della rassegna “Martedì della Pace”. Questa mattina, a Palazzo di Città, il sindaco di Bari Vito Leccese e Pasquale Martino, presidente dell’Anpi provinciale, hanno presentato il programma.

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L’iniziativa, promossa da Comune di Bari e Anpi, è rivolta a tutti i cittadini e in particolare agli studenti e nasce dal bisogno di riaffermare, in questi tempi sconvolti da conflitti militari dentro e fuori l’Europa e minacciati dall’impiego di armi nucleari, che Bari è “città operatrice di pace” e “città denuclearizzata” per decisione del Consiglio comunale. All’incontro sono intervenuti anche il giornalista Nicola Signorile, componente della segreteria provinciale dell’Anpi di Bari e coordinatore del progetto, e l’assessora alle Culture Paola Romano.

“Sono molto contento, oggi, di presentarvi il calendario dei “Martedì della pace” – ha esordito il sindaco -, che concretizza una delle prime idee nate dal confronto con Anpi e con la maggioranza di governo della città. Sin dal mio insediamento ho sostenuto di voler trasformare il Palazzo di Città nel Palazzo della Città, a significare l’apertura della sede principale del Comune di Bari alla cittadinanza affinché diventi punto di riferimento per lo scambio, il confronto e la produzione di idee, e questo progetto risponde perfettamente a quell’idea. Poi, per chi ha qualche anno in più, la scelta del titolo, “I martedì della pace”, rimanda inevitabilmente a un’iniziativa che negli anni ‘80 e ‘90 ha segnato la formazione culturale e la capacità critica di moltissimi studenti: i Mercoledì letterari.

Bari, come è scritto nel suo statuto, è “città operatrice di pace”: per chi non lo sapesse, è stata la prima città d’Italia a dotarsi, dopo la riforma della Legge 142 del ‘90, di uno statuto, poi replicato da altri grandi Comuni italiani, frutto del contributo non solo degli esponenti del Consiglio comunale, in cui sedevano personalità del calibro di Vittorio Tanzarella e Pietro Leonida Laforgia, ma anche di un grande processo di partecipazione voluto dall’allora sindaco Dalfino. Ebbene proprio la pace è uno dei valori fondanti dello statuto della nostra città, che già sul finire degli anni ’80 aveva dichiarato, con delibera di Consiglio comunale, il proprio territorio “denuclearizzato”.

Ringrazio l’Anpi per aver accettato ancora una volta di essere al nostro fianco in questo progetto a tutela della memoria e dell’impegno collettivo per la pace e contro tutte le guerre che continuano a mietere vittime inermi in tutto il mondo: d’altronde, essere pacifisti non vuol dire solo promuovere un valore universale come la pace, ma anche perseguire la pace attraverso i comportamenti quotidiani e l’impiego di un linguaggio non ostile.

Questa iniziativa, dunque, si inserisce in qualche modo nel patrimonio genetico della nostra città, che è città della pace, del dialogo e dell’incontro: proprio nei giorni scorsi ho scritto al Papa auspicando che Bari, città santa tanto per i cattolici quanto per gli ortodossi, possa ospitare nell’anno giubilare un evento che accompagni i negoziati di pace per la vicenda russo-ucraina.

Il nostro augurio è che possa scoppiare la pace, in Europa come in Medioriente, e che i principi e le ragioni del pacifismo possano tornare a muovere i popoli”.

“Ringrazio il sindaco e l’assessora Romano per averci coinvolto – ha proseguito Pasquale Martino – e non nascondo l’orgoglio del Comitato provinciale e della sezione cittadina di Anpi per essere stati individuati come interlocutori per immaginare questo calendario di appuntamenti che segnerà l’offerta culturale della città. “I martedì della pace”, non a caso, rientrano appieno nella cornice dell’80° anniversario della Liberazione, che si celebra nell’anno appena iniziato. Anniversario di Liberazione e di Liberazioni, che iniziano il 27 gennaio del 1945 con l’arrivo dell’armata rossa ai cancelli di Auschwitz segnando l’avvio dello sgombero di tutti campi di sterminio, cui seguirà la liberazione delle grandi capitali europee e delle città italiane, con l’aprile del 1945 in Italia, preceduto in ordine di tempo dalle liberazioni di Roma, Firenze, Napoli, e Bari (il 9 settembre ‘43). Liberazioni da una servitù imposta a tutta l’Europa e dalla guerra, un binomio strettamente connesso per imporre la supremazia di un popolo su tutti gli altri.

Il primo obiettivo dei partigiani era porre fine una volta per sempre alla guerra e alle guerre grazie alla Resistenza: a quel grande movimento di popolo sarebbe seguito un mondo di pace, con la Costituzione italiana, che all’art.11 ripudia la guerra, e la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

I partigiani della pace furono gli stessi che, una volta deposte le armi, si proposero di mai più riprenderle e promuovere un movimento che favorisse il disarmo, una parola che oggi suona desueta, purtroppo, visto che al contrario si torna a parlare di riarmo, di aumento delle spese militari e, anche, di nucleare tattico.

Il movimento per la pace è una costante degli ultimi 80 anni, un movimento che è anche diplomazia – dall’alto e dal basso – per risolvere le controversie nonché capacità di declinare il tema e il bisogno della pace secondo le urgenze che, di volta in volta, si intrecciano: penso ad esempio a guerre e crisi ambientali, che oggi sono la causa principale delle ondate migratorie di cui spesso si parla in maniera strumentale e senza alcuna cognizione di causa.

Con questa iniziativa, dunque, ci poniamo idealmente sulla strada aperta dai partigiani della pace perché l’obiettivo fondamentale dell’antifascismo oggi è raggiungere la pace e continuare a costruire una cultura della pace in questa città, che ha una storia importante di liberazione e pacifismo. Riprendere questa dimensione ci aiuterà a costruire una comunità più consapevole dei propri diritti e dei propri doveri”.

A illustrare nel dettaglio il calendario dei Martedì della pace è stato Nicola Signorile, che ha coordinato il progetto per l’Anpi: “Vorrei spiegare la scelta dell’immagine della locandina, un dipinto del Tintoretto del 1577 che raffigura Minerva che allontana Marte da Pace e Concordia: ebbene, l’abbiamo voluta non solo per la bellezza di questa tela o per il valore dell’allegoria, ma anche perché risalgono a pochi anni prima della realizzazione del quadro due eventi fondamentali per la Repubblica di Venezia: la battaglia di Lepanto (1571), in cui Venezia fermò il predominio ottomano sul Mediterraneo, e l’accordo di pace di qualche anno dopo (1573), con cui Venezia rinunciò al possesso di Cipro in favore proprio dei grandi sconfitti di Lepanto. Il senso di tutto questo è la prevalenza della diplomazia sulle armi, che spinge chi ha sconfitto l’armata più feroce del Mediterraneo a scendere a patti con il nemico, perché non si fa la pace se non si discute con il nemico, una lezione che non dovremmo mai dimenticare.

Con questo calendario di incontri ci siamo proposti di riflettere, grazie al coinvolgimento di relatori di grande spessore, su come il tema del pacifismo sia stato declinato in Italia attraverso le diverse manifestazioni nell’intreccio con movimenti politici sociali ed etici che hanno attraversato tutto il Novecento”.

“Vi ringrazio per aver ideato questo programma ricchissimo, che ci aiuta a far emergere la nostra identità, fondata sulla Liberazione e sull’anelito alla pace- ha concluso Paola Romano -. Un’identità che è stata patrimonio di donne e uomini che non sono più con noi o degli ultimi, anziani testimoni, di ciò che è stato il Novecento. Con “I martedì della pace” guardiamo ai nostri più giovani concittadini, alle ragazze e ai ragazzi delle scuole e delle università, per consegnare loro una riflessione importante e profonda che si nutre del contributo delle grandi personalità che animeranno gli incontri in programma. In questo modo vogliamo lavorare in modo transgenerazionale per scrivere il futuro della nostra città, nel solco della storia e nel rispetto della nostra comune identità.

Insieme agli amici di Anpi, lavoreremo per promuovere e valorizzare il più possibile questa iniziativa, per esempio rendendola oggetto di un podcast fruibile da chiunque, perché siamo convinti possa diventare patrimonio collettivo,”.

· I Martedì della Pace – Calendario

La scansione degli incontri non è cronologica ma tematica. Tutti gli incontri si terranno alle ore 17.30 nella sala ex tesoreria di Palazzo d Città, con l’eccezione di quello del 25 marzo, che si terrà al teatro Piccinni e che sarà inserito nel programma del Fuori Bif&st.

14 gennaio 2025 – Pace e giustizia fra le Nazioni – L’Italia ripudia la guerra

NICOLA COLAIANNI (magistrato, costituzionalista)

FELICITA POSITÒ (Gruppo Educhiamoci alla Pace)

Introduce: NICOLA SIGNORILE (giornalista)

28 gennaio – Contro la Grande Guerra. Alle origini del pacifismo contemporaneo

PASQUALE MARTINO (storico, presidente prov. Anpi Bari)

Introduce: LEA DURANTE (Uniba – Centro di ricerca per gli studi gramsciani)

11 febbraio – Dentro la Guerra Fredda. I Partigiani della Pace

LUIGI MARINO (senatore, presidente Anpi Campania)

Introduce: FERDINANDO PAPPALARDO (italianista, vice-presidente nazionale Anpi)

25 febbraio – Pacifismo della nonviolenza: una diplomazia dal basso

GABRIELLA FALCICCHIO (pedagogista – Uniba)

ALBERTINA SOLIANI (senatrice, presidente dell’Istituto Cervi)

Introduce: LUCA BASSO (vicepresidente prov. ANPI Bari)

11 marzo – La pace è un patto: la questione dei confini, il ruolo delle diplomazie, la funzione delle Nazioni Unite

DINO SPANGHERO (segreteria nazionale dell’ANPI)

UGO VILLANI (giurista – Uniba)

Introduce: ANTONIO BONATESTA (storico – Uniba)

25 marzo – Generazione Vietnam. Antimperialismo, anticolonialismo, pacifismo

LUCIANA CASTELLINA (già eurodeputata, saggista)

MICHELE LAFORGIA (giurista)

Introduce: NICOLA SIGNORILE (giornalista)

8 aprile – Scienziati contro la guerra. Il pacifismo del disarmo

ANGELA CORCELLI (fisiologa – Uniba, Rete Università per la pace)

PAOLO COTTA-RAMUSINO (fisico – Statale di Milano , già direttore gen. di Pugwash)

Introduce: CLAUDIA VILLANI (storica – Uniba)

29 aprile – Ne abbiamo solo una. L’ecologia pacifista

SERGIO ANDREIS (direttore del KyotoClub)

Introduce: LUCA BASSO (vicepresidente prov. ANPI Bari)

13 maggio – Restiamo umani. Il pacifismo irriducibile

Mons. GIOVANNI RICCHIUTI (presidente di Pax Christi)

VITO MICUNCO (portavoce del Comitato per la pace della provincia di Bari)

Introduce: ROSARIA LOPEDOTE (presidente sez. Anpi di Bari “Arturo Cucciolla”)

27 maggio – Dal Women Strike for Peace alle Donne in nero

La prospettiva femminista per la pace

ELEONORA FORENZA (già eurodeputata, attivista)

AMINA TRIDENTE (Donne in nero – Bari)

Introduce: ANNA LEPORE (vicepresidente prov. Anpi Bari)

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