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Bari, verde urbano non solo per decoro: “Costruiamo nuova città”

Questa mattina l'incontro per fare il punto sullo stato di salute del verde e per la sua tutela

Pubblicato da: redazione | Ven, 10 Gennaio 2025 - 15:16

Verde urbano? Non solo come decoro, ma come strategia per costruire una nuova città. È quanto emerso nel corso dell’incontro tenutosi in mattinata alla presenza dell’assessore al Clima, alla Transizione ecologica e all’Ambiente Elda Perlino, insieme al direttore della ripartizione Ambiente Antonio Toritto, che hanno fatto il punto sullo stato di salute del verde e sulle strategie di tutela e incremento del patrimonio arboreo cittadino che l’amministrazione comunale metterà in campo nei prossimi mesi.

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Obiettivo dell’amministrazione comunale è ripensare il verde come infrastruttura strategica della città, e non più come mero elemento di decoro urbano, intorno alla quale la città cresce adeguandosi alle esigenze della natura. Per fare ciò è necessario partire dalla manutenzione costante degli alberi e delle piante presenti in città con interventi ordinari e straordinari e una particolare attenzione agli esemplari colpiti da eventi climatici estremi, come le forti raffiche di vento e le piogge abbondanti. Gli abbattimenti, in tali casi, diventano inevitabili per la tutela della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini, come accaduto sabato mattina quando la Multiservizi ha dovuto abbattere un platano in piazza Balenzano, a seguito di una nota dei Vigili del Fuoco intervenuti per spegnere un incendio nella cavità del tronco probabilmente causato da un petardo, che ha gravemente compromesso l’albero nella sua stabilità.

Anche questa mattina, sempre con l’ausilio della Multiservizi, il settore Giardini del Comune ha avviato un’operazione di abbattimento di tre platani malati a seguito di una valutazione VTA (Valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche) avvenuta dopo alcuni interventi di manutenzione del verde nel parcheggio di corso Mazzini.

“Ogni abbattimento, per quanto sia doloroso, è attentamente valutato e attestato da schede di valutazione fito-statica che adottano la metodologia semplificata dell’analisi del rischio a firma dei funzionari specialisti agrari e forestali della ripartizione Tutela ambiente, igiene e sanità, settore parchi e Giardini – ha spiegato Elda Perlino -. Il patrimonio verde cittadino, per gran parte, è vetusto. Molti alberi sono stati piantati 50 anni fa, quando le conoscenze erano meno qualificate sia per quanto riguarda le patologie sia per le cure da tenere in considerazione in ambito urbano: si pensi all’esempio dei lecci, utilizzati massicciamente come elemento di decoro in piazze centrali della città e oggi essiccati da agenti patogeni, che comunque stiamo cercando di combattere con trattamenti sperimentali. Non da ultimo, i molteplici lavori di manutenzione delle strade e dei sottoservizi, fondamentali per lo sviluppo e la messa in sicurezza della città, stanno purtroppo facendo emergere la necessità di stabilire una nuova formula di convivenza tra il verde urbano e l’opera pubblica.

Pertanto, il verde va ripensato come insieme di esseri viventi vegetali, di cui vanno rispettati i cicli naturali. I cittadini reclamano spesso potature di chiome di alberi considerate troppo rigogliose, valutando eccessiva la crescita di rami e foglie, cosa che , per quanto comprensibile, non tiene in giusta considerazione le necessità del ciclo biologico della pianta. È, dunque, necessario un cambiamento radicale, che ripensi gli equilibri di convivenza tra habitat cittadino e ambiente naturale: un processo culturale che conferisca dignità alle piante, che devono essere finalmente considerate alla pari di altri esseri viventi, anche se di origine vegetale. Le potature sono tutte programmate sulla base di un preciso calendario che rispetta la stagionalità e i periodi opportuni per ogni singolo albero”.

“Il verde diventa elemento di guida alla costruzione della nuova città – ha proseguito Elda Perlino, illustrando il piano dell’amministrazione comunale – la strategia del Comune per i prossimi mesi si basa sull’incremento quantitativo e qualitativo del verde urbano. I progetti finanziati con il Pnrr prevedono la piantumazione di almeno 14mila nuovi alberi: circa 10mila nell’ambito della riqualificazione di Costa Sud, 2.700 con il Parco della Rinascita, 500 nel corso delle riqualificazioni di via Manzoni, via Argiro, via Calefati e via Putignani. Nel complesso il patrimonio arboreo sarà incrementato del 200%: ai 6mila esemplari piantati tra il 2019 e il 2024, se ne sono già aggiunti altri 1.400 nel secondo semestre dello scorso anno e si raggiungerà quota 14mila alla fine del 2026. L’amministrazione comunale, inoltre, sta elaborando nuovi progetti da candidare a bandi regionali per interventi di forestazione urbana e la realizzazione di nuove aree boschive in città. Allo studio anche “cinte verdi” per portare alberature su strade che attualmente ne sono sprovviste, pur collegando tra loro altre arterie alberate. Numerose, infine, sono le donazioni verdi che arrivano dalle associazioni (Ti pianto per amore, Rotary, Lions), grazie alle quali sarà subito realizzato un giardino sensoriale nel parco Maugeri. Il Comune approverà presto il disciplinare “Dona un albero alla tua città”, un documento con regole chiare per uniformare le donazioni, gli affidi e le adozioni ad associazioni e imprese”.

“Le esigenze di sicurezza, di crescita della città e l’aumento delle opere di urbanizzazione – ha concluso l’assessora Perlino – richiedono scelte precise in campo vegetale, nell’ottica di un uso ecosistemico di contrasto e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, in un disegno ecocompatibile con la riduzione di emissione di CO2 e incremento della biodiversità. Oggi facciamo appello a tutti i cittadini, affinché ci aiutino a rendere più verde Bari, ricordando a tutti che gli alberi se sono vivi, stanno bene e vengono rispettati come tali, ci fanno vivere meglio. La nostra ambizione è quella di portare Bari, entro il 2026, tra le prime dieci città italiane per verde pro capite: un obiettivo strategico che potremo aggiungere con la collaborazione di tutti”.

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