Chiedo al sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, “la convocazione urgente del tavolo tecnico ambientale interistituzionale” a causa delle “tante segnalazioni sul grave dissesto atmosferico registrato in città”. Michele Cianci, presidente del comitato Operazione aria pulita (Oap), si rivolge direttamente al primo cittadino a causa della presenza “nell’aria di polvere dal colore rossastro che si posa su auto, muri, arredi e cartelloni che si trovano nella zona tra via della Misericordia e via del Mare, per intenderci dove insistono le due aziende più grandi della nostra città e sottoposte ad Aia: Buzzi e Timac”, sostiene. Cianci evidenzia anche che “la polvere non si riesce ad eliminare nemmeno con l’aceto o con soluzioni omologhe, figuriamoci cosa potrebbe accadere ai nostri polmoni dopo l’inalazione”. Per il presidente del comitato “il verbale della riunione del tavolo interistituzionale, di cui fanno parte anche Ares e Arpa Puglia, va trasmesso alla Procura di Trani, al fine di verificare le cause di questo grave inquinamento ambientale e punire gli autori”.
E anche Legambiente di Barletta ha presentato un esposto in Procura per lo stesso fenomeno. “Abbiamo allegato anche i dati sui venti spirati a novembre quando si sono registrate le prime anomalie”, spiega Raffaele Corvasce, presidente del circolo cittadino ambientalista che ha fatto eseguire “a nostre spese le analisi sulle polveri” in quanto “le sostanze depositate potrebbero essere composti a base di fosforite”.”Stiamo raccogliendo dati e testimonianze dei residenti, danneggiati da questo fenomeno per valutare ulteriori iniziative di carattere legale – conclude Corvasce – Invitiamo pertanto quanti avessero riscontrato questo fenomeno a contattarci con estrema urgenza”. Immediata la risposta del Comune che nelle scorse ore ha avviato accertamenti sul caso.