Il Comune punta ad ampliare le zone dove applicare il daspo urbano, che prevede da 6 mesi ad un anno di allontanamento. Approderà in Consiglio comunale la modifica al regolamento sulla sicurezza urbana con l’inserimento dell’articolo 13 bis dove vengono appunto individuate le aree dove applicare il daspo.
“Tali aree – si legge nella bozza del regolamento, già sottoposta al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – sono individuate in considerazione della loro ubicazione in ambito urbano e della loro prossimità a immobili e siti sensibili, per la determinazione della quale è da ritenersi adeguata una distanza di 300 metri dai siti da tutelare, nonché delle proprie caratteristiche in termini di conformazione dei luoghi e contesti urbani”.
Ecco le zone che saranno interessate dal daspo urbano:
- scuole di ogni ordine e grado, pubbliche o private presenti sul territorio cittadino;
- sedi universitarie presenti in città;
- biblioteche;
- pinacoteca C. Giaquinto;
- musei;
- chiese ed altri edifici dedicati al culto;
- musei;
- chiese ed altri edifici dedicati al culto;
- monumenti
- edifici monumentali e comunque tutelati ai sensi della vigente normativa dei beni culturali;
- pineta San Francesco, parchi e giardini pubblici;
- intero litorale cittadino compreso tra la località S.Spirito (confinante con il Comune di Giovinazzo) e la località Torre a Mare (confinante con il Comune di Mola di Bari);
- presidi sanitari;
- aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati, pubblici spettacoli nelle giornate in cui sono in programma le attività o gli eventi;
- tutte le aree comprese all’interno dei Municipi I e II così come individuate da apposito Patto sottoscritto dal Prefetto di Bari e dal Sindaco di Bari- il cui perimetro risulta delimitato dalle seguenti vie Via Cifarelli, via G. Capruzzi, Via Oberdan, Cavalcavia Garibaldi, Via Di Vagno, Piazza Gramsci, Lungomare Nazario Sauro, Piazza Diaz, Largo Giannella, Lungomare di Crollallanza, Piazza IV Novembre, Lungomare Imperatore Augusto, Piazzale Cristoforo Colombo, Corso De Tullio, Corso Vittorio Veneto, Via Brigata Regina, Via Brigata e Divisione Bari, Sottovia Luigi Filippo.
“Chiunque – si legge ancora nella bozza – ponga in essere condotte che impediscono l’accessibilità e la fruizione delle citate aree innanzi enunciate, anche mediante l’attività illecita di parcheggiatore e/o guardiamacchine, e/o mediante atti contrari alla pubblica decenza compiuti in luogo pubblico o esposto al pubblico, e/o versi in stato di ubriachezza, e/o mediante l’esercizio del commercio su aree pubbliche o demaniali marittime senza il prescritto titolo o permesso fatta salva l’applicazione della sanzione prevista per legge, è soggetto alla misura dell’allontanamento previsto dalla normativa in vigore. La violazione dell’art.9 della legge n. 48/2017 comporta la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 100,00 a euro 300,00 fermo restando eventuali e ulteriori nuove disposizioni normative sulla materia. Contestualmente all’accertamento della condotta illecita, al trasgressore viene ordinato, l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto”.