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I porti di Bari e Brindisi più “green”: aggiudicato l’appalto

Lavori per 28 milioni di euro

Pubblicato da: redazione | Mar, 7 Gennaio 2025 - 12:13

Si illuminano di verde i porti di Bari e di Brindisi.  Lo scorso 30 dicembre, l’Ufficio Gare e Contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha concluso positivamente la procedura per l’affidamento congiunto dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura, relativi alla progettazione esecutiva, alla esecuzione e ai lavori per la realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e Brindisi.

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Le verifiche effettuate dall’Ente hanno dato esito positivo; l’aggiudicatario dell’appalto integrato sarà, pertanto, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Consorzio Stabile Cantiere Italia/Acreide di Napoli che progetterà ed effettuerà i lavori nei due scali adriatici.

In linea di continuità tecnico – amministrativa, si è conclusa, quindi, l’ultima fase di una procedura complessa, fortemente voluta e avviata dal presidente Ugo Patroni Griffi e varata dal commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone, finalizzata ad accrescere l’ecosostenibilità dei due porti, aumentando esponenzialmente l’efficienza energetica e riducendo significativamente l’impatto ambientale delle operazioni portuali.

In attesa della stipula del contratto, si potrà procedere entro questo mese di gennaio, in via di urgenza, alla consegna dell’appalto per l’espletamento di servizi di architettura e di ingegneria, relativi alla progettazione esecutiva per gli interventi di elettrificazione delle banchine, previsti nei porti di Bari- banchina 10, e di Brindisi- Punta delle Terrare, definiti appunto anche cold ironing.

L’opera prevede l’installazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, limitando sensibilmente emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.

E’ prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.
Il progetto prevede, infatti, l’installazione di due impianti fotovoltaici, uno nel porto di Bari e uno nel porto di Brindisi, la cui produzione di energia elettrica supporterà il sistema di elettrificazione delle banchine, riducendo il fabbisogno energetico, e sarà impiegata per integrare e soddisfare le svariate esigenze degli ambiti portuali (catena del freddo, pubblica illuminazione, operazioni portuali, ecc.).
In particolare, nel porto di Bari saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente.
Valutata la frequenza di attracco delle due tipologie di utenze individuate, infatti, si è stabilito di dimensionare l’impianto considerando la contemporaneità di due navi Ro-Ro/Ro-Pax o, in alternativa, di una nave Ro-Ro/Ro-Pax e una nave da crociera, sarà installato, quindi, un convertitore di potenza da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV.
Nel porto di Brindisi verranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare. L’impianto sarà dimensionato in modo da garantire l’alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax, attraverso l’installazione di un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV predisposto per un futuro ampliamento dell’impianto che consenta anche l’attracco di navi da crociera.
“Con il cold ironing, trasformiamo i porti di Bari e di Brindisi in due polmoni verdi del trasporto marittimo- afferma il commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone. Due pionieri della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica che contribuiranno concretamente al processo di transizione ecologica in atto a livello globale. Questo progetto, oltre a rendere i due scali maggiormente attrattivi e a migliorare significativamente la qualità della vita delle comunità portuali e dei territori circostanti- conclude il Commissario- è una vera e propria svolta epocale verso un futuro in cui crescita economica e rispetto per l’ambiente camminano finalmente assieme, dimostrando che sviluppo e sostenibilità possono e devono coesistere”.
Obiettivo del cold ironing è evitare che i motori, nel periodo di ormeggio in porto, rimangano accesi con le conseguenti emissioni inquinanti nell’aria. Durante la sosta in banchina, infatti, i motori a propulsione delle navi vengono spenti; tuttavia, per garantire l’erogazione dei servizi a bordo si utilizzano motori diesel ausiliari che comportano consumo di combustibile ed emissione di gas di scarico.

L’importo, oltre 28 milioni di euro, è finanziato nell’ambito del PAC 2014/2020 (Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020), a cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale era stato ammesso a finanziamento, classificandosi al 2° posto, su 14 presentati.

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