Nel 2024, in Puglia, sono state otto le persone indagate nell’ambito di indagini sulla pedopornografia e l’adescamento online, che hanno portato alla scoperta di 91 spazi virtuali contenenti materiale illecito. È quanto emerge dal report annuale della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, che traccia un quadro dettagliato delle attività di contrasto a reati quali cyberbullismo, crimini informatici, frodi finanziarie online e cyberterrorismo. Centoottantasette, in totale, gli indagati in merito ai diversi crimini informatici.
In tema di cyberbullismo, in Puglia sono stati trattati due casi nell’ultimo anno: uno riguardante la fascia d’età tra i 10 e i 13 anni e l’altro tra i 14 e i 17 anni. Sul fronte degli accessi abusivi ai sistemi informatici, sono stati rilevati 399 attacchi, con un solo indagato. Le truffe online hanno rappresentato uno dei fenomeni più rilevanti: 803 i casi trattati, con 131 indagati e 109 vittime appartenenti alla fascia over 65. A questi si aggiungono 447 episodi di frodi online, che hanno portato a 42 indagati.
Per quanto riguarda il cyberterrorismo, che include reati legati all’estremismo internazionale di matrice religiosa, razziale, anarchica o antagonista, in Puglia è stata approfondita una vicenda specifica che ha coinvolto cinque persone. Le attività investigative, condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Bari e dalle sezioni operative di Brindisi, Lecce, Foggia e Taranto, si sono concentrate in particolare sulla tutela delle fasce deboli, come dimostra l’impegno contro la pedopornografia online. Altrettanto prioritario è stato il contrasto al Financial Cyber Crime, un settore dove le truffe legate al falso trading e al phishing rappresentano minacce in continua crescita.