Anno da dimenticare, quello appena trascorso, per i pendolari di Bari. Dai ritardi dei mezzi, ai vagoni pieni tanto da costringere molti a restare a terra a fronte dei costi dei biglietti e degli abbonamenti che aumentano. Nel 2024 sono state tante le segnalazioni per le problematiche, a quelle già evidenziate vanno aggiunte quelle che hanno riguardato le “persone su binari”, in particolare i residenti del Cara che, percorrendo alcuni tratti a piedi non solo hanno messo a repentaglio la propria vita, ma hanno creato non pochi disagi ai pendolari, già fortemente provati da problematiche relative a guasti e molto altro. Ma non perdono la speranza, alcuni pendolari che proprio nelle ultime settimana, hanno lamentato ulteriori problemi.
“Il prezzo dell’abbonamento aumenta – ha raccontato un pendolare, lavoratore – mentre noi subiamo sempre più disagi. È un paradosso e ci sentiamo presi in giro. L’anno scorso ho fatto molte volte ritardo e molte altre volte non sono neanche salito sul treno perché i vagoni, pochi per gestire un’utenza cresciuta a dismisura, erano troppo pieni. Abbiamo viaggiato come sardine, stretti, costretti a stare ammassati. Una vergogna, ogni giorno una scusa diversa. Voglio sperare che nel 2025 vada meglio, perché così non si può continuare, essere pendolari è fonte di stress, dovrebbero fornirci un sostegno economico per gli psicologi al posto di aumentare i prezzi”, ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di alcuni studenti.
“Ogni giorno è stata un’incognita – ha spiegato una studentessa – dovevo tenere in allerta i miei genitori per non entrare tardi a scuola, lo stesso mia sorella per l’università. Il venerdì poi? Ogni volta è stato impossibile raggiungere Bari. A volte i treni ci hanno lasciato a terra, anche sotto la pioggia. Voglio sperare le cose cambino, ma ho molti dubbi in merito. Siamo nel 2025, dovremmo avere bus e treni a tutte le ore, la puntualità dovrebbe essere la normalità, invece è il contrario. È davvero ingiusto. Nelle altre città non è così, alcuni amici che vivono fuori raccontano di non avere così tanti problemi, perché a Bari si?”, ha concluso.
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