Assessore per tre giorni. Tanto è durata la carica di Raffaele Diomede che in quota ai pentastellati era stato incaricato dal sindaco Vito Leccese di occuparsi dell’assessorato alla legalità. Dopo 72 ore però Leccese gli ha revocato la delega dopo una serie di polemiche alimentate dallo stesso Movimento cinque stelle. Solo qualche giorno fa, però, Diomede ha ricevuto un addebito di 435 euro da parte del Comune per un lavoro di fatto mai svolto. Diomede ha quindi cercato di restituire la cifra per un lavoro mai svolto, ma la legge non glielo consente.
“Volevo restituirli – spiega – perché io in quei tre giorni non ho neanche lavorato. In un momento storico come quello in cui viviamo, in cui le famiglie faticano ad arrivare a fine mese, quando ho visto di aver percepito quella somma per soli tre giorni di “non” lavoro mi sono vergognato. È pari ad un reddito di cittadinanza per una famiglia indigente per un mese, poco meno di una pensione sociale, ho espresso formalmente la rinuncia all’indennità, ma mi è stato detto che non era possibile». Da qui la decisione di usarli per acquistare giocattoli e kit scuola che saranno donati ai bimbi di famiglie indigenti insieme a delle calze per la Befana. «Non è un gesto di carità, ma io credo che la politica debba dare l’esempio”.