È stata posta sotto sequestro la culla termica situata accanto alla chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari, dove questa mattina è stato ritrovato il corpo senza vita di un bimbo di sesso maschile, presumibilmente nato circa un mese fa. Il provvedimento, disposto dalla Procura, mira a consentire accertamenti sul funzionamento del sistema di allarme collegato alla culla. In condizioni normali, l’inserimento di un peso al suo interno attiva automaticamente la ventilazione e una chiamata al cellulare del parroco, don Antonio Ruccia.
Don Ruccia, attualmente a Roma, ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna chiamata di allarme e che il suo telefono non ha squillato. Le indagini, condotte dalla squadra mobile della questura di Bari, puntano a ricostruire la dinamica dei fatti e a individuare eventuali malfunzionamenti nel sistema di soccorso. La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta contro ignoti con l’accusa di abbandono di minore aggravato dalla conseguente morte. È stata disposta l’autopsia sul corpo del neonato, ma l’incarico non è ancora stato formalmente assegnato al professor Biagio Solarino, dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. Gli esami, previsti nei prossimi giorni, saranno fondamentali per determinare le cause e il momento del decesso.
Dai primi riscontri emerge che il corpo del piccolo non presenta segni evidenti di violenza. Nella culla non sono stati rinvenuti né biglietti né effetti personali che possano fornire indizi sull’identità o sulle intenzioni di chi ha lasciato il neonato. Le indagini proseguono per fare luce su una vicenda che ha scosso profondamente la comunità locale.