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Dimensionamento scolastico, Uil Puglia: “Decisioni assurde”

La denuncia di Gianni Verga, segretario generale di Uil scuola Puglia, in merito alle decisioni approvate in giunta regionale

Pubblicato da: redazione | Gio, 2 Gennaio 2025 - 19:34

“La Regione Puglia ha deciso un dimensionamento della rete scolastica che sconta il prezzo di decisioni assurde e che, anche per il prossimo anno scolastico 2025/26, genererà perdite di posti di lavoro”. Così Gianni Verga, segretario generale di Uil scuola Puglia,  intervenuto in merito alla recente delibera della giunta regionale approvata il 30 dicembre scorso. La misura, secondo Verga, “ha sancito l’eliminazione di 18 autonomie scolastiche: 4 nella provincia di Bari, 2 nella Bat e altrettante in provincia di Brindisi, 4 a Foggia e sei tra Lecce e Taranto”.

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Il provvedimento, ha sottolineato il sindacalista, “rende carta straccia le linee di indirizzo regionali” poiché “prevalgono proposte degli Enti locali e decisioni della Regione non condivise con gli organi collegiali delle scuole interessate”. Verga ha evidenziato come, contrariamente alle previsioni iniziali, che limitavano gli accorpamenti alle scuole del secondo ciclo, “ancora una volta la mannaia si è abbattuta inesorabilmente e pesantemente anche su quelle del primo ciclo, creando mega istituti oltre i 1.100 alunni e con punte fino ai 1.500”. Tra i casi specifici citati da Verga, spiccano l’accorpamento a Bari di due storici istituti, il Romanazzi e il Giulio Cesare, e a Bisceglie del Cosmai con il Dell’Olio. Altri esempi includono la fusione di licei con istituti professionali, come l’Enaudi con il Fermi di Canosa di Puglia e il Fazzini-Giuliani con il Mattei di Vieste nel Foggiano.

Nel Salento, il sindacalista segnala che la creazione di un istituto comprensivo di circa 1.500 alunni, risultato della fusione tra il quarto circolo didattico Castromediano e la scuola media Grandi di Lecce, porterà alla perdita di posti di lavoro. Situazione analoga in provincia di Taranto, dove nasceranno due mega istituti comprensivi: uno a Manduria con l’accorpamento del Prudenzano e del Bosco, per un totale di circa 1.500 alunni, e un altro a Martina Franca, che unirà l’Aosta e il Marconi con circa 1.300 studenti.

“La Regione decide di non decidere e delega le decisioni scaricando le proprie responsabilità, forse per salvaguardare equilibri politici”, ha concluso Verga, esprimendo forte critica verso una gestione che giudica dannosa per il futuro del sistema scolastico pugliese.

Foto freepik

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