Hanno dai quindici ai diciassette anni, frequentano i locali disco “dei piccoli” ma in realtà osano da maggiorenni. E’ una situazione fuori controllo in molti locali di Bari città e provincia dove si organizzano feste per i ragazzi, tutti minorenni, tra tavoli prenotati e bottiglie di alcolici che si consumano. L’ingresso con consumazione alcolica ha un costo accessibile così come la possibilità di consumare al tavolo. Sono in tanti a raccontare l’epilogo di queste serate dove spesso sono arrivati gli operatori del 118 per assistere ragazzi collassati. Nessun controllo, nessun documento. L’accesso all’alcol è facile per tutti. “Al bar delle discoteche non mi hanno mai chiesto un documento – è pronto a giurare un minorenne. E neanche nei locali pre serata dove un cicchetto di vodka o whisky non supera le 3 euro. Ad approfittare della ingovernabilità del fenomeno sono quindi alcuni gestori di bar e supermarket che, in barba al divieto di vendita di alcolici a minori di 18 anni, vendono cocktail anche a bambini di 12 o 13 anni.
“Vivo a Roma da qualche anno e ho una figlia di 14 anni che frequenta regolarmente le discoteche. Vi assicuro che il giro di alcol che vedo qui tra i minori, almeno in discoteca, non esiste. Anche perché se li beccano li fanno chiudere”. Intanto sui social girano video come questo allegato nell’articolo: ragazzini elemosinanti che aspettano di riempire il bicchiere e cominciare lo sballo mentre qualche amico tira fuori il cellulare e posta il video sui social. Senza, evidentemente, grosse conseguenze. L’appuntamento resta per la settimana successiva: stesso locale, stesso sballo. Almeno sino alla prossima tragedia che fa luce su un fenomeno che ormai è sotto gli occhi di chiunque lo voglia vedere.