Le comuni sigarette, al pari dei sigari e del tabacco trinciato, rientrano tra i prodotti da fumo tradizionali, in quanto confezionati con foglie di tabacco essiccato destinato a essere consumato per combustione. Ancora oggi rappresentano la maggior parte dei prodotti per fumatori adulti disponibili sul mercato, sebbene da diversi anni siano in commercio diverse alternative; tra queste figurano, in particolare, le sigarette elettroniche (e-cig) e gli stick da scaldare a base di tabacco o erbe che contengono nicotina.
Come funziona una sigaretta elettronica
Il dispositivo, alimentato da una batteria agli ioni di litio, è composto da due parti: un cleromizzatore e un boccaglio di aspirazione. Nel primo si trova un sistema di vaporizzazione, che serve a trasformare una soluzione liquida in un aerosol dal colore biancastro e opaco. In altre parole, quindi, le sigarette elettroniche non contengono tabacco, in nessuna forma; il liquido – che viene prima riscaldato e poi vaporizzato – è composto principalmente da acqua, aromi alimentari e sostanze quali la glicerina vegetale, il glicerolo e il glicole propilenico. Il contenuto di nicotina, invece, varia a seconda della formulazione della soluzione: in commercio vi sono anche liquidi del tutto privi di tale sostanza, mentre la quantità massima consentita è di 20 mg/ml.
A seconda del tipo di cartuccia in cui è contenuto il liquido, è possibile distinguere le sigarette elettroniche in due tipologie principali:
- a sistema aperto; una volta esaurito il liquido, il ‘serbatoio’ può essere rabboccato dall’esterno, utilizzando anche un prodotto diverso da quello contenuto precedentemente;
- a sistema chiuso; la cartuccia è ‘usa e getta’: finito il liquido, va rimossa assieme alla resistenza e sostituita con una nuova precaricata.
Gli stick da scaldare: cosa sono
Si tratta di prodotti per i consumatori adulti di nicotina, confezionati sotto forma di stick monouso da riscaldare mediante appositi dispositivi. Al loro interno è presente una miscela, che può essere a base di tabacco oppure di erbe; in entrambi i casi contengono nicotina e possono essere aromatizzati da fragranze fresche o fruttate. Gli stick non possono essere sostituiti dalle sigarette tradizionali, sebbene abbiano una forma piuttosto simile, in virtù della diversa composizione della miscela al loro interno.
Come funzionano i dispositivi scalda stick
I dispositivi elettronici per il riscaldamento degli stick sono alimentati da una batteria interna agli ioni di litio; presentano uno slot cilindrico, in cui vanno inseriti gli stick compatibili e che funge da camera di riscaldamento. Il calore sviluppato dal dispositivo scalda la miscela di tabacco o di erbe con nicotina senza combustione, in maniera tale da produrre un vapore contenente nicotina ma privo di residui solidi. Rispetto ai tradizionali prodotti per fumatori adulti, infatti, la miscela non brucia, grazie anche a sensori e software di controllo che garantiscono il rispetto di specifici profili di temperatura.
I dispositivi scalda stick sono dotati di un sistema interno di riscaldamento, che può essere:
- induttivo; l’utilizzo della Induction Heating Technology è piuttosto comune e caratterizza, ad esempio, i prodotti a marchio glo™, compatibili sia con gli stick al tabacco sia con quelli contenenti una miscela alle erbe a base di foglie di Rooibos*, che rappresentano una alternativa al tabacco destinata esclusivamente a fumatori adulti in quanto contenenti nicotina. Dal punto di vista tecnico, i sistemi di riscaldamento a induzione sfruttano una bobina metallica avvolta attorno alla camera in cui va inserito lo stick; il passaggio della corrente elettrica provoca la formazione di leggero campo elettromagnetico, che sprigiona il calore che scalda la miscela;
- resistivo; l’elemento che sviluppa il calore necessario è un resistore, una componente realizzata in un materiale dalle proprietà conduttive che quando attraversato dalla corrente elettrica si surriscalda per via di una sorta di attrito interno.