“Per me si chiude un anno difficile sul piano anche delle emozioni. Però oggi sono abbastanza soddisfatto. Prendetela veramente come una battuta: negli ultimi tempi a Decaro scappava la lacrimuccia pensando che fossero gli ultimi momenti del suo mandato, a me scappa la lacrimuccia pensando che sono passati solo cinque mesi”. Lo ha detto il sindaco di Bari, Vito Leccese, incontrando i giornalisti in occasione della fine dell’anno.
“E’ una grande responsabilità, enorme – ha evidenziato – soprattutto a partire dall’inizio del prossimo anno perché dovranno partire tutti i cantieri delle opere finanziate con il Pnrr, e l’anno nuovo rappresenterà una svolta per questa città, per farla diventare più moderna, più sostenibile e soprattutto più giusta anche rispetto ai servizi che vengono erogati dal Comune direttamente o attraverso le società partecipate: il senso della giustizia per noi è far sì che i servizi vengano erogati in modo uniforme su tutto il territorio”.
“Ovviamente – ha concluso – siamo nella fase di start-up. Abbiamo iniziato con qualche difficoltà sul piano politico anche per via della mia ostinata volontà di tenere compatto il campo largo, non per una formula politica artificiale ma perché credo che l’intero centrosinistra sia detentore di obiettivi, di opzioni programmatiche, di ideali e di valori che, se stiamo insieme, possono fare solo del bene a questa città”.
“Sono molto tranquillo anche se non vi nascondo che, da un punto di vista emotivo, avere la scure sulla testa dell’esito della commissione ispettiva, è un fatto che impatta emotivamente” – ha detto Leccese riferendosi alla eventualità che il Comune sia commissariato per infiltrazioni mafiose. E’ attesa, infatti, la decisione del Viminale sulla base del lavoro della commissione ispettiva inviata dopo gli oltre 130 arresti dello scorso febbraio per voto di scambio politico-mafioso (tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri e sua moglie, ex consigliera comunale di Bari Maria Carmen Lorusso).
“Come spesso ho detto sono molto tranquillo anche perché, avendo nel mio passato conosciuto profondamente l’amministrazione comunale (da capo di Gabinetto, ndr), sono molto tranquillo rispetto al fatto che in tutti questi anni non ho mai avvertito né condizionamenti né visto tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata all’interno dell’amministrazione comunale”. “Quei fatti che si sono consumati, così come emerge dall’inchiesta giudiziaria, e come sta emergendo dal dibattimento processuale – ha rilevato – riguardano casi circoscritti all’interno di alcune società partecipate”.
“Qualche giorno dopo la mia elezione – ha ricordato infine – non ero stato ancora proclamato sindaco, sono stato audito dalla commissione ispettiva su determinati eventi che si sono consumati dieci o undici anni fa, e ovviamente tutto questo ha determinato un impatto emotivo fortissimo, anche in chi come me crede fermamente che questa amministrazione sia sana, pulita, e che non abbia nulla da temere”.