Aumento degli eventi estremi da record per l’Italia negli ultimi anni: nell’arco 2022-2024, sono stati più numerosi del 95% rispetto a quelli del triennio precedente e addirittura del 181% rispetto al periodo 2016-2018. Lo afferma l’Associazione nazionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi) indicando che l’anno meteorologico 1 dicembre 2023-30 novembre 2024 è stato caratterizzato “dall’estremizzazione degli eventi atmosferici, che sono indirizzati a stabilire un nuovo record: dall’inizio dell’anno ad oggi sono già stati 2.619 (1.625 nubifragi, 682 grandinate con chicchi eccezionali e 382 tornado).
“La siccità severo-estrema, che sta interessando in questo scorcio finale d’autunno circa il 43% dei territori ed oltre il 63% della popolazione soprattutto nel Nord Italia, evidenzia preoccupanti analogie con quanto registrato lo scorso anno, quando una pesante siccità colpì precocemente molte zone del Sud e delle isole già nei mesi invernali, protraendosi fino ad oggi e spaccando l’Italia in due”, segnala Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi. “L’analisi dell’andamento meteorologico – aggiunge il direttore generale di Anbi, Massimo Gargano – ribadisce l’urgente necessità di politiche di adattamento per incrementare la capacità di resilienza delle comunità; in questo, l’avvio di un Piano straordinario per la manutenzione del territorio e del Piano Invasi sono scelte prioritarie per garantire le condizioni di sviluppo al Paese; anche l’Europa, a partire dalla rappresentanza italiana a Bruxelles, dovrà impegnarsi per un Blue Deal sul contrasto alla crisi climatica e allo stoccaggio della risorsa, quale nuovo elemento di identità e qualità della vita e dell’economia per tutti i cittadini del Continente Europeo” conclude.