La diatriba tra amanti del pandoro e strenui difensori del panettone non finisce mai e si ripropone puntualmente ogni anno, non appena si avvicina il periodo natalizio. Chi preferisce la consistenza soffice e la dolcezza del primo, chi invece la ricchezza e particolarità di gusto del secondo. Chi ha la meglio? Al gusto non si comanda. Ma se è vero questo, resta il nodo dell'”anzianità” delle due specialità. Allora qual è il più antico tra il panettone e il pandoro? E’ il panettone. La prima ricetta che si avvicina a quella dell’impasto attuale del panettone risale al XVI secolo ed è da attribuire ad un cuoco ferrarese. Si tratta di Cristoforo di Messisbugo. Egli descrisse il dolce in questione all’interno di un ricettario del 1549 in cui parlava appunto di questo impasto a base di farina, burro, zucchero uova e latte e tipici dei dintorni milanesi. La differenza della ricetta del ferrarese rispetto a quella attuale sta nelle guarnizioni. Mancavano infatti uvetta e canditi, che dunque sono da considerare aggiunte successive. Il pandoro invece ha circa 350 anni in meno rispetto al Panettone. La prima ricetta è di Domenico Melegatti che, nel 1894, in quel di Verona, realizzò quello che chiamò appunto pane d’oro. Il nome forse voleva essere un omaggio agli antichi pani d’oro della Repubblica di Venezia.