Una sorpresa per tutti i suoi fan. Un album inaspettato quanto ben presto acclamato.
È finita la pace” è l’ultimo capolavoro musicale di Marracash, disponibile su tutte le piattaforme dallo scorso 13 Dicembre.
Il progetto rappresenta il capitolo conclusivo di una trilogia iniziata con “Persona ” pubblicato nel 2019 e proseguita con “ Noi, Loro, Gli Altri ” pubblicato nel 2021.
Il disco, questa volta senza nessuna collaborazione, vuol proprio enfatizzare la possibilità di essere un’opera unica, personale e autentica. “Come crescita personale, a me interessava arrivare a fare il disco più personale che potessi fare e questo lo è. Non ci sono featuring, altri autori, non ci sono interferenze esterne. È un momento delicato della storia in cui c’è un malessere percepibile ovunque e c’è un’ansia che per tutti, soprattutto per i giovani.”
13 tracce, che spaziano dalla critica sociale, a racconti più intimi, riflessioni emotive.
In “Power Slap”, l’artista fa riferimento ad una società omologata, anestetizzata e soprattutto degenerata. Il titolo del brano deriva da un trend:il “Power Slap”, ovvero una competizione in cui due partecipanti si alternano a darsi schiaffi con la mano aperta, cercando di atterrare l’avversario o ottenere più punti; idealmente lo stesso schiaffo potente che dà Marracash alla scena rap in cui “non sa più come dire che non sa più cosa dire”.
E ora uno dei brani forse più ascoltati del nuovo disco: “Lei”. Con grande maestria passa all’analisi di un sogno probabilmente imposto dalla società, ovvero quello di completarsi con l’anima gemella e trascurando la realtà delle difficoltà di una relazione. E quindi sceglie di descrivere ciò che lui trova affascinante: l’autenticità, la libertà senza possesso o dipendenza. Un continuo oscillare tra illusione e disillusione, perché forse l’idea dell’amore perfetto, o della donna ideale, talvolta è solo un sogno impossibile da realizzare.
La critica ad una vita di illusioni e spesso apparenze, appare però ancora più forte in “Mi sono innamorato di un AI”. “”Quello che mi fa paura, non è tanto l’intelligenza artificiale, ma quanto l’artificialità dell’uomo, cioè l’algoritmizzazione. Il fatto che siamo noi a diventare degli algoritmi, ormai scegliamo cercando di indovinare quello che fanno gli algoritmi; mischiano parti di altre canzoni per arrivare a qualcosa che sia di successo, artificiale e finto. Tanto vale fidanzarsi con un’intelligenza artificiale con cui non litighi mai e si va d’amore e d’accordo”. In questo brano Marracash inserisce riferimenti a tutto quello che per lui è irrisolto, e fortemente sbagliato come il genocidio a Gaza, l’AI e il declino dell’intrattenimento tv che quasi “addormenta” la gente, portandola lontana dalle vere problematiche della realtà che li circonda.
Un mondo di persone sempre più connesse ma sempre più distanti, di artificiale confuso con il reale, di superficialità rispetto ad emozioni e problematiche autentiche.
Con “È Finita la Pace”, Marracash ci invita a guardarci dentro, a riflettere su ciò che siamo diventati e ciò che potremo essere. E se la pace è finita, forse è solo un segno bisogna davvero ricominciare tutto daccapo.