Dalla crisi del comparto automobilistico alle domande sul futuro, ma non solo: anche riflessioni sul presente e ricerca di risposte concrete sul fronte transizione. È stato questo il fulcro del dibattito nel corso dell’evento organizzato dalla Commissione Traffico e Circolazione dell’Automobile Club Bari BAT tenutosi in mattinata nella sala videoconferenze del rettorato del Politecnico di Bari dal titolo “Gli effetti economico – sociali dell’elettrificazione nel settore automotive”.
Dopo l’apertura dei lavori con i saluti del presidente dell’AC Bari Bat, Francesco Ranieri, del rettore del Politecnico Francesco Cupertino, della direttrice del dipartimento di Meccanica Filomena Giannoccaro, del comandante della polizia locale, Michele Palumbo e del presidente onorario della commissione Traffico e circolazione, Nicola Chieco, sono intervenuti Carlo Carminucci – Isfort Roma, Tiziana Campisi dell’Università di Enna, di Vincenzo Santandrea dell’Ipres di Bari e Luca Berltametti dell’Università di Genova. Infine è intervenuto anche il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani fornendo un quadro preoccupante sul comparto. A seguire si è tenuta una tavola rotonda con gli interventi di Pierluigi del Viscovo, Centro Studi Fleet & Mobility di Roma, Gianna Elisa Berlingerio del Dipartimento per lo Sviluppo Economico, Regione Puglia Michele Ottomanelli del Politecnico di Bari, Carmela Iadaresta, Sezione Trasporto Pubblico Locale e Intermodalità, Regione Puglia, Giuseppe Starace, LUM, Casamassima (BA) e componente della Commissione Traffico e Circolazione, AC Bari BAT, Leonardo Soria, Politecnico di Bari e componente della Commissione Traffco e Circolazione, AC Bari BAT. A chiudere i lavori la professoressa Elisabetta Venezia, presidente della commissione Traffico e circolazione dell’Ac Bari Bat.
“Parlare di questi temi è importante – ha esordito Sticchi Damiani – come noto c’è stato un crollo della produzione di veicoli in particolare di automobili in Italia, stiamo parlando di circa il 40% relativamente al 2024, sono numeri preoccupanti e bisogna cercare le cause. Indubbiamente il problema della transizione che si sta sviluppando con questo orizzonte temporale 2035 preoccupa perché non c’è una dimostrazione concreta che il mercato stia seguendo questa ipotesi. Oggi in Italia la percentuale di auto non elettrico non supera lo 0,60%. Nonostante gli incentivi, nonostante tutto quello che il governo ha fatto per cercare di spostare l’attenzione sui veicoli con emissioni zero gli automobilisti non sono convinti, ma soprattutto in Italia non si è maturata e sviluppata questa idea di passare all’elettrico”, ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle del presidente dell’Ac Bari Bat, Francesco Ranieri.
“Abbiamo affrontato un tema molto attuale ma soprattutto scottante. Stiamo vedendo degli effetti negativi in tutta Europa. Questa innovazione eccessivamente forzata sta portando una crisi devastante. Purtroppo i veicoli costano tanto, si vendono pochissimo e ci sono forti sanzioni per la produzione costretta e non spontanea. Una problematica che va affrontata con assoluta obiettività: sicuramente non siamo coloro i quali decidono questa trasformazione, ma è bene affrontare i problemi e sensibilizzare alle tematiche”, ha concluso. “Una questione interessante soprattutto dal punto di vista economico e sociale – ha detto Elisabetta Venezia, presidente della Commissione Traffico e Circolazione Ac Bari Bat – ha delle ripercussioni estremamente pesanti. A parte per il mercato del lavoro, stiamo registrando segni negativi rilevanti, non soltanto in Italia ma anche in Europa. Conseguenze negative che possono essere attenuate se non eliminate attraverso strategie che possono essere adottate a livello europeo. Sicuramente servono alleanze strategiche, serve cercare di modificare quello che è l’assetto del mercato cercando di aprire quelle che sono delle alleanze che non devono prevedere soltanto l’assemblaggio delle autovetture all’interno del nostro paese, ma di essere produttori. Questo ci consente di recuperare qualche margine all’interno del mercato e sicuramente di ridare fiato sia alla parte occupazionale sia alla parte produttiva quindi generazione di reddito derivante dal settore automotive”, ha concluso.
“Il tema dell’elettrificazione dell’automotive – ha detto infine il comandante della Polizia Locale, Michele Palumbo spostando il focus anche sulla micromobilità e sul nuovo codice della strada, in vigore dal 14 dicembre – è molto importante e quanto è trasversale nelle grandi città come Bari.Un problema che vive la città con tutte le criticità che oggi si riversano nel settore automobilistico derivato anche dalle prese di posizione a livello Europeo sugli incentivi alle auto elettriche. Poi per inciso entra in vigore domani il nuovo codice della strada con un attenzione particolare anche alla micromobilità urbana che è una parte anche se non rilevante di questo settore. Bisogna fare attenzione alle novità imminenti rivolgendo uno sguardo in più. Perché da qui in poi si aprono nuovi scenari e dunque un nuovo dibattito sul quale ci saranno interventi nei prossimi mesi”, ha concluso.