“A Bari le aliquote massime dell’Imu, ormai è una megapatrimoniale”. È quanto hanno sostenuto oggi i Gruppi Consiliari di Forza Italia al Comune di Bari.
“Va ricordato – ha spiegato Giuseppe Carrieri, capogruppo – che la legge nazionale che disciplina IMU prevede sostanzialmente per:
1.immobili/abitazioni di categoria catastale A1/A8/A9 ( immobili di pregio e ville) un’aliquota ordinaria 0,5%…con possibilità per il singolo Comune di aumento dell’aliquota dello 0,1% o di diminuzione sino anche all’azzeramento dell’aliquota….Il Comune di Bari ha da anni applicato un aumento dello 0,1 per centro, così determinando l’aliquota ai massimi, ossia allo 0,6%. Anche per gli immobili di categoria catastale D (sostanzialmente Opifici industriali e commerciali, alberghi, case di cura e ospedali, istituti di credito, fabbricati per esercizi sportivi, etc) un’ aliquota ordinaria 0,76%…con possibilità per il singolo Comune di aumento dell’aliquota sino al 1,06% ….A Bari e dell’1,06%; tutti gli altri immobili (seconde case, uffici, negozi/etc) aliquota ordinaria 0,76%…con possibilità per il singolo Comune di aumento dell’aliquota sino al 1,06% o di diminuzione sino anche all’azzeramento dell’aliquota….A Bari 1,06%”
“Su gran parte degli immobili esistenti sul territorio della Città di Bari – ha detto ancora Carrieri – , il Comune applica quindi da tempo la tassazione massima , mentre altri Comuni hanno fatto scelte molto differenti (sicchè a fronte di un costo medio IMU in Italia per una seconda casa di 1.070 euro, a Bari il costo medio é di 1.702 euro).
Ne consegue che ogni anno il Comune incassa circa 90 milioni di euro (solo) dall’IMU, sostenendo che l’incasso è necessario per coprire le spese dei servizi che rende al Cittadino. Ma i servizi sono di qualità mediocre o sufficiente e per i quali una sana razionalizzazione dei costi comporterebbe una netta diminuzione.
L’IMU è una patrimoniale – a Bari ormai una megapatrimoniale- che si paga per il sol fatto di essere proprietari di un immobile. Poiché da tempo a Bari l’aliquota IMU è 1,06% sul valore catastale, ebbene negli ultimi dieci anni i circa 75.000 baresi che pagano IMU hanno perso più del 10% del valore del loro immobile! Cosi’ subendo un vero e proprio silenzioso esproprio parziale legalizzato”.
“La prima delibera IMU dell’era Leccese, quindi, riproduce (purtroppo) quelle dell’era Decaro – continua Carrieri – Tassazione ai massimi per tutti. Tranne che per teatri, cinema, sale per concerti………e per gli immobili dell’ARCA PUGLIA ai quali è applicata una aliquota superscontata: 0,21%. Che consente ad ARCA PUGLIA di risparmiare circa 600 mila euro di IMU”:
Con i 3 emendamenti presentati alla delibera, i Gruppi Consiliari di FI hanno invece previsto:
1. Di applicare all’ARCA PUGLIA aliquota IMU ordinaria dello 0,4%;
2. Di applicare un’aliquota IMU drasticamente ridotta (0,21%) a coloro che convertiranno gli immobili da locazioni brevi a locazioni abitative ai sensi della legge 431/98. Cosi’ da incentivare locazioni abitative e frenare cd.overturism;
3. Di applicare un’aliquota IMU ridotta (0,76%) a tutto il comparto dell’automotive, afflitto da una grave crisi industriale e finanziaria.
“Questo si poteva fare senza stravolgere il testo e questo abbiamo fatto – ha dichiarato il Capogruppo Consiliare di Forza Italia Giuseppe Carrieri – Anche se la “madre di tutte le nostre battaglie” è la riduzione generalizzata dell’Imu, ben possibile attraverso una seria e rigorosa revisione dell’enorme spesa corrente del Comune di Bari (oltre 340 milioni di euro annui)! Prossimamente opereremo perchè il Comune riduca sprechi e spese eccessive, per avere meno tasse sui baresi. Si può fare e lo dobbiamo fare perchè è inaccettabile che le casse comunali scoppino di soldi delle tante imposte a carico dei cittadini”.