(di Nicola Lucarelli) Uscire indenni dalla difficile trasferta di Brescia e ‘rischiare’ anche di vincere la gara, rappresenta l’ennesima conferma di quanto il Bari di Moreno Longo sia una squadra con valori tecnici e tattici di assoluto valore. Subire una rete dopo pochi secondi dal fischio d’inizio, destabilizzerebbe qualsiasi squadra. Invece, dopo una quindicina minuti di sbandamento, la formazione di Longo si è riassestata e ha iniziato a macinare gioco e costruire occasioni da rete e i due legni colpiti da Falletti su rigore e da Novakovich, hanno certificato la supremazia biancorossa nel primo tempo, checchenedica il buon Maran.
A proposito del calcio di rigore, ci sono partite e momenti in cui bisognerebbe mettere da parte l’altruismo da una parte e l’egosimo dall’altro. Ci riferiamo alla massima punizione battuta da Falletti, con la palla che ha colpito il palo. Ebbene, quella del ‘Rigamonti’ non era la partita dell’ex fantasista della Ternana, sicuramente il peggiore tra i galletti. E quando non ti esprimi al meglio, anche dal punto di vista motivazionale e della concentrazione, perdi qualcosa. Certo, nella battuta di un penalty c’è anche la componente fortuna, ma sul dischetto è meglio presentare calciatori più carichi e che stanno disputando una gara come minimo dignitosa.
Tornando all’inizio shock dei galletti, sicuramente il cambio di modulo operato da Maran, ha complicato i piani di Longo e i suoi ragazzi. Così come, la seconda modifica tattica avvenuta nella ripresa, ha spento gli ardori della formazione biancorossa. Tuttavia, non può essere solo un cambio di modulo a far arretrare il baricentro della squadra avversaria. Anzi, nel caso del Bari, si è vista anche la poca voglia di andare a cercare il gol vittoria. Un vero peccato, perchè dopo aver dominato nella seconda parte della prima frazione di gioco, sarebbe stato lecito aspettarsi un Bari arrembante anche nella ripresa. Ma questa è ormai la lacuna principale della formazione di Longo, vale a dire ‘durare’ solo un tempo.
Molto probabilmente, se questa squadra giocasse con la stessa intensità per tutti i 90 minuti e avesse avuto un bomber da doppia cifra in attacco, sarebbe a giocarsela con Sassuolo, Pisa e Spezia. Perchè, tranne nella gara disputata proprio contro i liguri di Luca D’Angelo, i ragazzi di Longo se la sono sempre giocata contro tutti gli avversari. Sicuramente ad incidere sul rendimento del Bari, c’è il fattore “sostituzioni”, in quanto è innegabile che l’apporto dei subentranti non sia quasi mai all’altezza. E, col passare delle giornate, questo aspetto si sta rivelando sempre più un limite per Longo.
Il presidente Luigi De Laurentiis ha dichiarato che l’obiettivo di quest’anno sono i playoff. Immaginiamo (e speriamo) che l’intenzione sia quella di non fare le comparse, ma disputare l’appendice del campionato da protagonisti. Ebbene, per riuscirci bisognerebbe intervenire in maniera ambiziosa nel calciomercato invernale. Ma siamo consapevoli che, anche a gennaio, il ds Magalini, dovrà affidarsi ancora una volta alle ‘idee’, nella speranza che si riesca a dare una panchina più affidabile e un ‘bomber’ affidabile a mister Longo.
(foto ssc Bari)