“Le scarse piogge sulle fonti riducono sempre più la disponibilità idrica: i prelievi restano superiori agli afflussi ed è necessario contenere i consumi”. Inizia così l’appello lanciato da Acquedotto pugliese che evidenzia l’allarme in merito alla crisi idrica in Puglia lanciando un messaggio forte e chiaro: “siamo in riserva”. “In assenza di adeguate precipitazioni – prosegue – già da gennaio infatti la quantità di acqua disponibile potrebbe essere insufficiente a soddisfare appieno la domanda. Ogni goccia è fondamentale per superare la crisi idrica. Da quelle risparmiate da Acquedotto Pugliese (AQP) con la tecnologia messa in campo negli ultimi anni, a quelle che possono recuperare, con piccoli gesti quotidiani, i 4 milioni di cittadini serviti. È necessario inoltre continuare a mantenere ridotta la pressione nel rispetto degli standard di qualità previsti dalla Carta del servizio idrico integrato. Meno acqua sarà consumata da tutti, più si allontanerà il rischio di inasprimento delle restrizioni”, sottolineano.
“Il livello di severità idrica per il potabile in Puglia rilevato dall’Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale – proseguono ancora – è passato da medio ad alto. La disponibilità idrica totale degli invasi da cui AQP per oltre la metà del fabbisogno è inferiore del 62% rispetto ai valori medi storici. La portata media delle sorgenti irpine, che pesano per un terzo sul mix di fonti, è in calo di oltre il 12%. AQP affronta la sfida del cambiamento climatico, dal risanamento e la digitalizzazione delle reti allo sviluppo di modelli previsionali che consentono di gestire la domanda di acqua sulla base di diversi fattori, come quelli climatici e demografici. Grazie al lavoro di riduzione delle perdite ed efficientamento dei processi gestionali, oggi Acquedotto Pugliese riesce a soddisfare la domanda prelevando meno acqua dall’ambiente: nel 2023 ad esempio sono stati risparmiati 80 milioni di metri cubi di acqua annui rispetto al 2009, pari a un invaso di medie dimensioni. Sono attualmente avviati interventi di risanamento che interessano quasi 1.300 chilometri di condotte per un investimento complessivo di 800 mln di euro”, concludono.
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